Arrestata al porto di Calais mentre tenta di imbarcarsi

Altri due latitanti, colpiti da un ordine di esecuzione pena firmato dalla Procura di Pordenone, sono stati catturati all’estero e ora sconteranno la pena in carcere.
Larisa Garofita Caldaras, 24 anni, originaria della Romania, è stata arrestata lo scorso 22 maggio al porto di Calais mentre si stava imbarcando ed è stata portata il 1º giugno all’aeroporto internazionale Roissy di Parigi.
Sconterà un anno di reclusione per furto aggravato, commesso il 29 giugno 2012 a Pordenone. Era accusata, in concorso con una connazionale di 32 anni, di aver rubato un top e un abito, del valore complessivo di poco più di 87 euro e di aver rimosso dai due capi di abbigliamento le placche anti-taccheggio al negozio Oltre in corso Vittorio Emanuele. Le due donne in fuga con gli abiti rubati erano state subito rintracciate grazie alla pronta segnalazione della negoziante.
Con un volo dell’aeronautica militare da Bucarest è atterrato ieri pomeriggio allo scalo di Ciampino Panaite Nujoreanu, 28enne originario di Tecuci, in Romania, colpito da un ordine di carcerazione. È stata la sezione catturandi della squadra mobile a occuparsi del rintraccio del latitante.
La Cassazione ha confermato, lo scorso febbraio, la condanna a due anni di reclusione e 1.200 euro di multa emessa dal tribunale di Pordenone, in continuazione con un’altra sentenza emessa dalla Corte d’appello di Venezia (dalla quale era stato condannato ad altri tre anni di reclusione).
A Panaite sono stati attribuiti vari furti commessi fra la provincia di Pordenone e il Veneto fra il 13 novembre 2014 e il 6 febbraio 2015. Undici i capi di imputazione contestati al giovane romeno, fra i quali il furto di una serie di veicoli: un pick up in un’abitazione di San Giorgio della Richinvelda, un furgone Iveco daily da una ditta e un Fiat Torino a San Stino di Livenza, un Fiat Ducato a Ceggia.
Alla banda sono stati attribuiti anche vari colpi in locali (il tentato furto alle slot al bar ristorante Verdi di Oderzo, la razzia al bar Neie a Torre di Mosto, dove sono stati rubati schede telefoniche, contanti, biglietti dell’autobus e bottiglie di vino) e ai danni di aziende come la sparizione di una moto-troncatrice dalla ditta Manzato di Ceggia e il tentato furto di un furgone da Luchin Gomme a San Vito al Tagliamento.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto