Arisa, una voce che sa dare emozioni

E’ ormai una delle grandi interpreti di caratura internazionale della musica pop italiana di classe, quella che sa attingere ritmo dallo swing e intensità dall’operato dei migliori cantautori: Arisa, splendida in concerto l’altra sera al Hit Casinò Park, ci ha emozionato non poco con oltre un’ora e un quarto di grandissime interpretazioni e di magia vocale raffinata e ricca di pathos.
L’artista ha entusiasmato il foltissimo pubblico, mostrando di saper interpretare alla grande disparati generi di canzone, dalle iniziali “Toxic” di Britney Spears, la travolgente “Sweet dreans” degli Eurythmics e la magica “Personal Jesus” dei Depeche Mode, fatte proprie con senso della misura, voce potente e vibrante a il “Kobra”, hit fine 70 della Rettore, “New york, New york” dal grande movie del 77 con Liza Minnelli e persino “Tanti auguri” della Carrà riveduta e corretta. Ma le perle più belle, quelle che ti fanno anche commuovere, sono le canzoni del suo repertorio, dall’arcinota “Sincerità” del 2009, primo accattivante hit, a tante chicche estratte dai suoi sinora quattro album come “L’uomo che non c’è”, “Si vola”, “Amanti”, “Missiva” e i capolavori “Meraviglioso amore mio”, “L’amore è un’altra cosa”, “La notte”, vincitrice morale di Sanremo 2012, “Pace” e, quale bis, lo swing “Malamoreno” da Sanremo 2010.
Ottima la band che l’ha accompagnata con classe ed eleganza, in una performance iniziata con l’Habanera di Bizet in chiave moderna e piacevolissima. Nel dopo concerto Arisa ci ha parlato del suo incontro con Lelio Luttazzi, l’indimenticabile genio triestino, che l’ha tenuta a battesimo musicalmente, nel 2009, a Sanremo: «Da lui ho imparato moltissimo a livello umano e la sua è stata una grande lezione di vita». E ancora su X Factor: «È stata una grande esperienza e lo rifarei subito perchè ci sono tanti talenti che meritano riscontro e confronto con chi, come me, modestamente ci mette tutta se stessa con sincerità in queste esperienze».
Arisa, che nei progetti a venire ha in cantiere un nuovo album di inediti con probabilmente gruppi dell Nordest d’Europa, ci ha raccontato anche della sua esperienza nel cinema , che «mi ha aiutato a stare meglio sul palco ed affrontare il pubblico».
Giuliano Almerigogna
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