Apu, basta prime donne: si punterà sul collettivo
Niente escape per Gaspardo che quindi rimane a Udine: gli stranieri scelti per ultimi, non per forza saranno Usa

UDINE. C’è il cartello “lavori in corso” sull’Apu Old Wild West 2023/2024. Non c’è da stupirsi, visto che la società bianconera ha deciso di voltare pagina e di inserire Andrea Gracis come direttore sportivo e Adriano Vertemati come nuovo coach, aprendo di fatto la strada a una nuova filosofia di gioco.
La conferenza stampa in cui i due sono stati presentati ufficialmente ha regalato diversi spunti per cercare di decifrare le prossime mosse, leggendo anche fra le righe di alcune dichiarazioni.
Capisaldi
Si riparte dunque da Diego Monaldi e Raphael Gaspardo. Il playmaker di Aprilia, forte di un contratto biennale, ha manifestato al nostro giornale il suo entusiasmo dopo il primo contatto telefonico con Vertemati. “Gas”, invece, aveva una porta socchiusa per vagliare eventuali offerte: venerdì 30 giugno è scaduta la clausola d’uscita, non risultano contatti con altre società, quindi l’ala di Vidulis sarà parte integrante della nuova Apu.
I due vanno a riempire le caselle numero 1 e 4, il che fa pensare che molto probabilmente per gli stranieri si andrà su un esterno e su un lungo.
Idee nuove
«Gli stranieri, più che gli americani, li lasciamo per ultimi» è un’altra frase di Vertemati che suona come un manifesto programmatico e sottolinea la volontà di completare prima il pacchetto degli italiani, per poi dedicarsi alla ricerca di una coppia di stranieri funzionale al progetto.
Anche in questo caso si va in controtendenza rispetto all’anno scorso, quando fu ingaggiato Keshun Sherrill (gran tiratore, ma non il playmaker che serviva) in fretta e furia. Attenzione alle parole: sottolineando che si pensa a due stranieri non necessariamente americani si aprono scenari e idee nuove, almeno sulla carta.
Occhio al mercato dei comunitari, se dovesse presentarsi qualche occasione interessante e funzionale al tipo di squadra in costruzione.
Squadra
Una cosa è certa: aspettiamoci un’Apu che punti sul collettivo e non sulle individualità. Il principale limite della compagine eliminata in semifinale da Forlì era proprio un eccessivo ricorso a giocate del singolo, per quanto bravo, che rendevano piuttosto prevedibile la manovra offensiva.
Rispondendo a una domanda sulla rinuncia a rinnovare il contratto di Alessandro Gentile, coach Vertemati è stato chiarissimo: «L’idea condivisa con il direttore sportivo è di creare un sistema in cui i giocatori siano uno a fianco all’altro e non uno sopra all’altro».
Una scelta di equilibrio tecnico, sempre per usare le parole del nuovo allenatore, che tradotto significa: niente primedonne nella squadra che verrà. —
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