Aprilia Marittima tra lusso e acque termali: nel mirino c’è anche il turismo europeo

Angelo Valvason illustra l’idea che ha ispirato il Laguna Palace Resort e i progetti di rilancio del Comune di Latisana 
Una veduta esterna del Laguna Palace Resort
Una veduta esterna del Laguna Palace Resort

LATISANA. Aprilia Marittima cambia marcia puntando all’energia geotermica e alle acque termali per attrarre il turismo europeo, a partire da quello austriaco e tedesco. La svolta è già arrivata con il recente avvio del Laguna Palace Resort, un complesso turistico con residence. A parlarne è l’ingegner Angelo Valvason che con la collega Francesca Gregoratti e i collaboratori dello studio Artekprogetti ha progettato l’opera.

Ingegnere, da dove siete partiti?

«Dalla necessità manifestata dalla società committente che ha realizzato buona parte del complesso turistico, con la quale opero da qualche decennio, di riqualificare un’area di particolare pregio ambientale e paesaggistico sulla quale sorgeva in stato di abbandono un edificio a uso commerciale. Serviva un intervento che garantisse il rilancio turistico dell’area e che desse risposta alle richieste del mercato».

A che target di clienti vi siete rivolti?

«Il successo di un progetto nasce dalla capacità di intercettare le esigenze e il target della clientela alla quale ci si vuole rivolgere. Dalla nostra esperienza maturata in loco e dalle analisi di mercato è emerso un forte gradimento per la località da parte della clientela austriaca e tedesca, amante del binomio natura e relax, in ambiente rispettoso della natura, sobrio elegante e tecnologicamente avanzato. Da questa analisi è nato il progetto che comprende 48 appartamenti e 11 suite che si affacciano su due piscine, una delle quali con idromassaggio e acqua geotermica a 36°, il ristorante con annessa cigar-room e l’ampia terrazza estiva. Per l’area relax è stato è pensato centro benessere, dotato vasca Whirlpool con acqua geotermica a 40°».

Si tratta di un intervento in linea con le direttive comunitarie di consumo di suolo pari a zero?

«Un intervento che si propone di attirare una clientela amante dell’ambiente naturale e del paesaggio offerto dalla laguna di Marano, non poteva non tener conto della direttiva europea “No net land take by 2050” che ha come obiettivo il consumo netto di suolo zero. Non solo il riscaldamento dell’intero immobile avviene sfruttando l’energia geotermica del sottosuolo e l’energia necessaria al funzionamento del centro benessere viene interamente autoprodotta. Un intervento green a tutti gli effetti.

Ecocompatibilità, qualità. Che altro? Quali crede siano le priorità per una svolta?

«Aprila Marittima è nata nei primi anni Settanta, con il tempo è diventata una delle maggiori marine da diporto a livello Europeo. Sono convinto che la località può avere molte possibilità di crescita, in quanto gode di un’ottima posizione geografica, si affaccia sulla laguna e sorge alle spalle di due località turistiche di grande richiamo come Lignano e Bibione, è servita dalla rete autostradale. Ora alla nautica e al Marina Resort bisognerà pensare all’utilizzo delle acque termali utilizzate solo in minima parete. Si potrebbero così attrarre nuovi investimenti e rilanciare la località».

Lei è anche vicesindaco di Latisana, il Comune si sta muovendo in questo senso?

«Sì, recentemente abbiamo presentato il piano strategico che prende in esame il rilancio delle località turistiche e ne programma gli interventi e ne detta le tempistiche. Si tratta di azioni che vanno programmate a breve, medio e lungo termine. La prima fase è già partita e prevede la stesura di un masterplan al quale sta lavorando l’assessore all’Urbanistica. Credo che la funzione dell’amministrazione comunale sia quella di stimolare nuovi investimenti nel rispetto dell’ambiente e del territorio che possano creare ricadute occupazionali su territorio».

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