Apre la bottega della Rosa di Gorizia

Si inaugura domani alle 12, al Mercato coperto, la prima bottega dedicata alla Rosa di Gorizia. L’idea imprenditoriale è di Massimo Santinelli, a capo non solo della Biolab ma anche dell’Azienda agricola Santinelli, dove viene coltivato il celebre radicchio autoctono secondo criteri biologici.
L’“esperimento” potrebbe anche essere replicato in altre città, se dovesse andare bene, con l’intento di far conoscere sempre di più a livello nazionale questo prodotto della terra oggi apprezzato anche da diversi chef. Al momento, il nuovo negozio, che si trova sul perimetro esterno del complesso del mercato coperto, proporrà sia il prodotto fresco che i lavorati a base di quella che è la prima Rosa di Gorizia certificata biologica.
Nella bottega si potranno così trovare tutto l’anno varie specialità come la Rosa sott’olio, la Rosa in crema, la grappa, l’amaro e la pasta ripiena alla Rosa, il Fricò. Nel periodo tra dicembre e febbraio, saranno disponibili anche i preziosi cespi di radicchio fresco, dalla brevissima stagionalità invernale. Il progetto architettonico del negozio è stato affidato a tre7architettura, la sua realizzazione si deve alla Falegnameria tradizionale di Marco Olivieri e Sofia Canevelli, alla Carpenteria di Massimiliano De Monte, a Chiaroscuro pitturazione, a Emme Impianti di Stefano Martinetto e all’Impresa edile Neimar. Nell’attività del negozio sarà impegnata Cinzia Marchiaro. Come spiega Massimo Santinelli, «la scelta di aprire la bottega della Rosa nel centro cittadino rappresenta un modo concreto per dare maggiore visibilità a un prodotto di altissima qualità che può proiettare Gorizia a livello internazionale. La Rosa è amata dai conoscitori della grande cucina ed è scelta sempre più dagli chef che ne esaltano le particolari prerogative». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto