Appassionati delle due ruote alla scoperta di valli e monti

Successo per il motoraduno di ieri che ha fatto tappa anche ai laghi di Fusine In netto aumento il numero dei passaggi d’ingresso alla ciclabile di Camporosso

Giancarlo Martina / tarvisio

Sono stati gli appassionati delle due ruote i protagonisti del fine settimana attraverso le valli delle Alpi Giulie e Carniche. A giudicare dai numeri registrati al noleggio Lussari sport, del resto, il movimento degli amanti delle pedalate risulta in netta crescita: nel solo periodo compreso tra il 1° luglio e ieri – segnala Loris Macor – i passaggi d’ingresso alla ciclabile a Camporosso hanno toccato quota 13.500, superando di molto gli 8 mila raggiunti in tutto il mese di giugno. Ma a incrementare il movimento turistico estivo sono anche i bikers. Alla ricerca di appaganti percorsi, sono sempre più numerosi sulle strade secondarie alla scoperta di stupendi scorci panoramici.

Non poteva non riscuotere notevole successo, allora, il motoraduno di ieri del Motoclub Fmi Friuli, cui hanno aderito 12 motoclub friulani e che si è avvalso della collaborazione dello storico “Moto Club Amici Cavalieri” di Tarvisio, guidato dal presidente Giuseppe Di Vora, che ha condotto gli ospiti alla visita ai Laghi di Fusine, dopo l’aperitivo servito in piazza Unità dal team di Gianni Macoratti, e dal “Moto Club Crazy Wheels” di Venzone, che con il presidente Eros Saidero ha organizzato la tappa finale del motoraduno, evento che aveva avuto un momento aggregante anche in occasione del pranzo consumato all’hotel Bellavista di Camporosso.

A Tarvisio, i partecipanti al raduno erano giunti percorrendo un tour fra i paesi dell’Alto Friuli. Tra le altre tappe, i motociclisti hanno visitato anche la Val Raccolana, per raggiungere Sella Nevea e poi scendere verso il lago del Predil e l’ex centro minerario di Cave del Predil e quindi arrivare a Tarvisio. E a un sabato dal meteo incerto che, comunque, non ha frenato più di tanto la voglia di andare in bici di molti, è seguita una domenica ideale per la pratica dello sport all’aperto, con nuvole e sole a fare capolino di tanto in tanto.

In molti, anche intere famiglie, hanno scelto così di uscire per la gita in bici approfittando dal tempo favorevole e della disponibilità della ciclabile Alpe Adria. Un percorso che porta da Salisburgo a Grado, con diramazione, a Tarvisio, verso la ciclabile slovena della valle della Sava. Il termometro dell’apprezzamento della pista e degli ambienti naturali visitabili sono ancora i laghi di Fusine, un’area di pregio naturalistico anche ieri visitata da un migliaio di ciclisti: molti provenienti dalla vicina Slovenia, ma in buon numero anche ospiti degli alberghi del Tarvisiano.

Un buon segnale, dunque, anche per le strutture ricettive della zona, che hanno sofferto parecchio nel periodo primaverile a causa del coronavirus, ma che ora sono incoraggiate dalla frequentazione in crescendo della ciclabile Alpe Adria e anche dall’interesse che stanno suscitando i percorsi sui monti e fra le valli praticabili con la mountain bike. Un mezzo, il rampichino, che ormai fa sovente da cornice ai rifugi raggiungibili della zona. E così, valli come quelle dell’Alpe di Ugovizza, la val Bartolo e l’altopiano del Montasio, così come monti panoramici, a cominciare dal Goriane e dal Forno, finiscono per non avere più segreti per gli amanti delle ruote larghe e regalare sempre più emozioni. —

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