Animalisti in rivolta: stop allo show con i falchi

Cervignano, petizione al sindaco per l’evento in programma a Strassoldo. L’appello: la falconeria è una violenza. La Pro loco: nessun maltrattamento.

CERVIGNANO. Scoppia la protesta di cittadini e animalisti a pochi giorni dalla tradizionale manifestazione “Strassolt in fieste” organizzata dalla Pro Loco di Strassoldo con il patrocinio del Comune. L'evento si terrà nel borgo medievale il prossimo 28 agosto. Quest'anno, all'interno del programma, è stata inserita anche un'esibizione di rapaci in volo a cura di un maestro falconiere di Parma ma l’idea non è piaciuta alle associazioni animaliste e a molti cittadini che, da tutta la regione, hanno inviato le loro rimostranze al sindaco e agli organizzatori. Intanto è nata anche una petizione on line per chiedere al primo cittadino di Cervignano, Pietro Paviotti, di eliminare l’esibizione di falconeria e non si esclude una manifestazione di protesta. «Sul volantino che pubblicizza la festa - si legge nel testo della petizione - si vede un povero falco maltrattato. La pratica della falconeria prevede di tenere prigionieri gli animali selvatici il che è una violenza. Non c’è niente di festoso nell’osservare un falco prigioniero. E’ dannoso insegnare al pubblico che è giusto tenere prigionieri gli animali facendoli soffrire per il proprio divertimento personale».

Interpellato il sindaco Paviotti commenta: «Ritengo che l’esibizione di falconeria che sarà proposta a Strassoldo non possa essere ritenuta un maltrattamento. Voglio rassicurare le persone che mi hanno contattato. Il vero falconiere ha un grande rispetto per l'animale. Per questo non ritengo opportuno proibire l'esibizione». Il presidente della Pro Loco Amici di Strassoldo, Mattia Millo, spiega: «In merito alle numerose mail giunte al sito della Pro Loco intendiamo precisare che fra tutte le discipline che prevedono la presenza di animali senz'altro l'arte della falconeria è quella che limita meno la loro libertà. La falconeria è considerata un'attività a basso impatto sulla fauna e sull'ambiente. La manifestazione vuole far conoscere i rapaci nel loro ambiente naturale, le loro capacità venatorie, e il rispetto che i maestri falconieri hanno per gli esemplari. La falconeria recentemente è stata riconosciuta dall'Unesco un patrimonio culturale dell’intera umanità, da tutelare e consegnare alle future generazioni».

Il falconiere friulano Marco Vescovo, che durate l’evento allestirà una mostra di falchi, assicura: «Sono esemplari nati in cattività, protetti da una convenzione internazionale e muniti di certificato Cites. Si può diventare falconieri soltanto se si ama veramente la natura. E’ importante riuscire ad interagire con l'animale ed interpretare i suoi comportamenti, è questo che fa la differenza».

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