Ancora furti a raffica: ladri al Baretto di Porcia, casa svaligiata a Roveredo

Il colpo nel locale messo a segno nella notte: danni e fondo cassa rubato. Nell'abitazione portati via a un pensionato orologi e monili in oro mentre l'anziano era a fare la spesa

Che il Baretto fosse un punto d’attrazione, in via Cartiera 4 a Porcia, non è una novità. Che le sue colazioni, gli snack e le feste a tema avessero successo nemmeno. Che però, oltre a quelle dei numerosi clienti, il locale di Manola e Milo Rospant ricevesse le attenzioni dei ladri non era ancora capitato.

Questo singolare primato, visto il numero dei furti che stanno flagellando abitazioni private ed esercizi commerciali anche di Porcia, è cessato nella notte fra sabato e domenica, quando alcune persone si sono introdotte nel locale forzando una finestra e sono fuggite poco più tardi coi soldi del fondo cassa. Viste le cronache di questi mesi, i titolari del Baretto avevano da tempo preso l’abitudine di non lasciare all’interno del locale, durante l’orario di chiusura, ingenti somme nè beni di valore.

Tuttavia questo accorgimento non è bastato a evitare l’arrivo dei malintenzionati, che hanno colpito fra le 4.30 di notte, quando l’esercizio ha chiuso dopo l’ennesima, riuscita, festa e il pomeriggio di ieri, quando i titolari, passati poco prima delle 19 dal locale (che la domenica osserva il turno di chiusura) si sono accorti del danno alla finestra che dà sul parcheggio.

Di qui a scoprire che qualcuno era entrato nel bar, aveva rovistato ed era fuggito col fondo cassa è passato pochissimo. Poi la telefonata alle forze dell’ordine e l’avvio delle indagini. Secondo una prima ricostruzione i ladri avrebbero avuto poco tempo per agire, forse sarebbero stati disturbati. Il fastidio e i danni, però, restano. Insieme all’amarezza per il fatto che nemmeno Porcia si può più considerare un’isola felice.

A Roveredo in Piano furto di un paio di orologi in via Roma a Cinto Caomaggiore. Derubato un ex dipendente di 70 anni della Cimolai di Roveredo, depredato del regalo che gli fecero qualche anno fa i colleghi: un orologio in oro con incisi i suoi nome e cognome. A denunciare la scomparsa del prezioso è stato il proprietario dell’abitazione presa di mira. Dopo essere andato a fare la spesa, l’uomo è rientrato a casa, ha trovato il garage aperto e tutte le stanze a soqquadro.

Dall’inventario del “bottino” ha scoperto che i ladri, oltre a monili in oro e ad articoli di bigiotteria di scarso valore, avevano trafugato un prezioso orologio d'oro con inciso il suo nome. Non ha mai chiesto chiaramente quanto poteva costare, quel regalo; ma ritiene che l'orologio possa valere almeno 5mila euro. Si trattava poi di un presente che gli avevano regalato i colleghi di lavoro della Cimolai quando lui era andato in pensione. In questi casi il valore reale passa in secondo piano rispetto a quello affttivo, trattandosi di un regalo ricevuto per la pensione

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