Ancora allerta per il satellite in rientro incontrollato

Comunicato della protezione civile (nel gruppo il Fvg rappresenta le altre regioni): la finestra di impatto è tra domenica sera e lunedì mattina. Monitoraggio continuo
A undated artists impression made available by ESA 08 September 2008 of ESA satellite GOCE, due to be launched 10 September 2008 from the Russian space center Plesetsk. ANSA/ESA/HO EDITORIAL USE ONLY
A undated artists impression made available by ESA 08 September 2008 of ESA satellite GOCE, due to be launched 10 September 2008 from the Russian space center Plesetsk. ANSA/ESA/HO EDITORIAL USE ONLY

ROMA. Non si sa dove ma tra domenica sera e le prime ore di lunedì mattina, il satellite Goce con le sue 1,1 tonnellate di peso precipiterà sulla superfice terrestre. Ma l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), che l’ha costruito e gestito finora, ha chiarito che, «non è possibile prevedere con esattezza dove cadranno i frammenti».

Il gruppo costituito per monitorare l’evoluzione della situazione è composto da tecnici del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, dell’Asi, del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, dell’Enav, dell’Enac, di Ispra, del Comando Operativo Interforze e del Friuli Venezia Giulia in rappresentanza di tutte le Regioni.

«Rimane, comunque, alta - dice la nota della protezione civile - l’incertezza sia sul comportamento che terrà Goce sia sulla traiettoria che seguirà nel suo rientro incontrollato poiché, pur essendo senza carburante, non ha ancora perso il controllo del suo assetto».

«L’Esa - continua la nota - prevede che la maggior parte di Goce, che non contiene materiale pericoloso, si disintegrerà nell’atmosfera e che solo alcune parti (di cui la più pesante non dovrebbe superare i 95 kg) potrebbero resistere fino all’impatto con la superficie terrestre».

Il satellite di ricerca era stato lanciato nel marzo 2009 per stendere una mappa del campo gravitazionale terrestre. Il 21 ottobre ha esaurito il combustibile e ora senza più spinta la sua orbita sta decadendo.

Sfortunatamente Goce fu costruito prima del 2008 quando le diverse agenzie spaziali stabilirono come regola generale che ogni futuro satellite sarebbe stato in grado di effettuare un rientro in atmosfera controllato o di bruciare completamente al termine della missione senza il rischio di disseminare detriti sulla Terra.

Costato 350 milioni di euro, lungo 5,3 metri, la missione di Goce è durata il doppio di quanto originariamente previsto, 20 mesi. La sua orbita iniziale era di 260 km e venne poi abbassata a 224 km. Al momento si trova in un’orbita discendente intorno ai 160 km di quota.

In passato altri satelliti rientrarono sulla terra causando molta paura ma nessuna vittima.

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