Anche Gorizia protestacontro la riforma Gelmini

GORIZIA.
La protesta contro la riforma voluta dal ministro dell’Istruzione Gelmini dilaga anche nelle scuole goriziane. Gli studenti dell’Itas D’Annunzio hanno occupato una delle palazzine, con l’intenzione di proseguire fino a giovedì, giorno dello sciopero nazionale. Nel polo sloveno e in quello tecnico di via Puccini i ragazzi hanno scelto la strada dell’autogestione, riservandosi però di decidere oggi il da farsi. Le classi del liceo socio-psico-pedagogico Slataper, riunitesi ieri in assemblea d’istituto, hanno rimandato alla prossima settimana le iniziative.


Gli studenti dell’Itas D’Annunzio di via Brass non sono nuovi alle proteste, visto che già nelle scorse settimane si sono autogestiti per qualche giorno e hanno esaminato i punti principali della riforma in un’assemblea d’istituto. Ieri la scuola di via Brass si è spaccata in due: circa 120 ragazzi hanno occupato la palazzina nuova, permettendo comunque lo svolgimento delle lezioni agli altri e senza ostacolare l’attività della segreteria. Con la dirigenza dell’Itas è stato comunque avviato un dialogo, stabilendo che l’occupazione proseguirà ancora per oggi e domani, nell’attesa del corteo di giovedì.


I manifestanti si sono organizzati con cibarie e con tutto il necessario per dormire, attrezzandosi per lo svolgimento di varie attività. Un’aula è stata adibita per la proiezione di film, mentre un’altra è stata dedicata alla realizzazione di un documentario sulla protesta di questi giorni. Sono state girate riprese dei vari momenti della manifestazione, con uno spazio riservato agli insegnanti che si sono resi disponibili a spiegare ai ragazzi le novità principali della riforma.


Anche al polo tecnico è stata intrapresa l’autogestione: per due giornate i ragazzi dell’Iti Galilei e dell’Itc Fermi hanno discusso della riforma, finché ieri si sono uniti alla protesta anche gli iscritti dell’istituto per geometri Pacassi, mentre soltanto una minima parte della popolazione studentesca ha voluto comunque fare lezione. Oggi i ragazzi decideranno se proseguire nell’autogestione, nell’attesa di coordinarsi con i coetanei degli altri istituti cittadini per la protesta di giovedì.


Il vicino polo sloveno proseguirà invece fino a domani con l’autogestione: ieri le classi hanno avuto ospiti, ovvero la senatrice Tamara Blazina e l’assessore provinciale Mara Cernic, che hanno affrontato varie tematiche, fra cui, ovviamente, la riforma. Oggi sono previsti altri interventi: parleranno l’assessore provinciale Marko Marincic e il presidente regionale della Skgz, l’Unione culturale economica slovena, Rudi Pavsic.


Allo Slataper è stata presa in considerazione l’idea d’intraprendere l’autogestione, ma poi i ragazzi hanno preferito rimandare le manifestazioni di malcontento alla prossima settimana. Ieri nell’istituto di via Diaz si è svolta l’assemblea di istituto, in cui gli studenti hanno potuto scegliere fra due attività: le quinte e un’altra classe hanno assistito alla lettura di alcuni brani del libro “Gomorra” di Saviano e partecipato a una riflessione sulla camorra, mentre altri ragazzi suddivisi in gruppi di lavoro hanno ragionato sulla riforma Gelmini.


Al termine degli incontri c’è stata l’assemblea dei rappresentanti del liceo socio-psico-pedagogico, per discutere, appunto, delle modalità da adottare per la protesta contro la riforma. Dal momento che oggi sono previste le elezioni dei rappresentanti di classe, preparatorie alle consultazioni per la nomina di quelli d’istituto prevista per il 9 e il 10 novembre, e considerando che per alcune classi è prevista la proiezione di film in inglese, è stato stabilito di attendere qualche giorno prima di passare all’autogestione.


Per ora non è stata inscenata alcuna manifestazione di protesta né all’istituto d’arte Max Fabiani né al polo professionale, formato da Ipsia Cossar-Da Vinci. Mentre i liceali del classico Dante hanno deciso già nei giorni scorsi di non avviare l’autogestione, domani dovranno accordarsi quelli dello scientifico Duca degli Abruzzi. Gli studenti di piazzale Divisione Julia e via Randaccio si riuniranno, infatti, non soltanto per veder più chiaro sulla riforma, ma anche per valutare se seguire le orme dei coetanei delle altre scuole cittadine.


Francesca Santoro
Argomenti:scuola

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