Anche Cervignano ebbe la sua grande strage
Nel 1508 un incendio doloso fece centinaia di vittime. Un episodio inedito al centro di una conferenza

CERVIGNANO. Anche il capoluogo della Bassa friulana ha il suo 11 settembre. Il fatto risale a più di 500 anni fa. Come a New York, furono i civili a essere massacrati in modo indiscriminato, nel corso di una guerra anomala, che non aveva fronti e che colpiva in modo reiterato ed imprevedibile gli abitanti di città, castelli e villaggi.
A spiegare il contesto storico cronologico è lo storico cervignanese Antonio Rossetti. «Il gravissimo fatto di sangue, fino a ora sconosciuto alla storiografia cervignanese - chiarisce - si verificò nell’ambito della “Guerra della lega di Cambrai”, combattuta, dal 1508 al 1516, fra Venezia da una parte e una coalizione europea dall’altra. L’obiettivo era rintuzzare e limitare l’espansionismo della Serenissima sulla terraferma. Tutto cominciò all’inizio del 1508, quando Massimiliano d’Asburgo aprì le ostilità con Venezia per la successione della Contea di Gorizia». Cervignano, come l’intero Friuli, apparteneva a Venezia dal 1420, quando la Repubblica pose formalmente fine al plurisecolare potere temporale del Patriarcato.
«Nello svolgersi di questo storico evento – aggiunge Rossetti - la nostra località giocò per Venezia un ruolo importante. Nel 1418, al porto fluviale e sulle rive dell’Ausa, prese terra un grosso corpo armato veneziano, forte di tremila uomini e sessanta pezzi di artiglieria, sbarcati da un centinaio di natanti. La spedizione aveva il compito di appoggiare l’avanzata delle truppe venete di terra, che si dirigevano ad Aquileia. Da allora, il porto di Cervignano svolse un ruolo fondamentale per gli interessi economici, logistici e militari veneziani in Friuli. Credo che il gravissimo fatto di sangue abbia influito sulla composizione demografica di Cervignano».
L’associazione Cervignano Nostra, presieduta da Michele Tomaselli, ha organizzato “Le settimane di storia di Cervignano Nostra”: tre incontri che vogliono offrire nuovi spunti di riflessione per scoprire curiosità, aneddoti e nuove pagine di storia cittadina. Le serate, al centro civico di via Trieste, sono rivolte anche ai cittadini che desiderano riscoprire storie dimenticate di Cervignano e territori limitrofi. Il primo incontro è in programma venerdì, alle 18.30. Itali Cati parlerà di “Storia ed evoluzione della Musica Militare”. Interventi musicali a cura dell’Ensemble di fiati San Paolino d’Aquileia. Il 15 settembre, alle 18.30, “1817. L’an da fam”, a cura dello storico Stefano Perini. Il programma di eventi si chiuderà il 22 settembre, quando Antonio Rossetti, alle 18.30, nell’ambito della presentazione dell’ultimo numero della rivista “La Panarie”, terrà la relazione “L’11 Settembre di Cervignano”, un episodio, come detto, ancora sconosciuto.
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