Amici del pedale al sindaco: un’isola pedonale in centro
codroipo
«In attesa di riprendere le attività, compromesse dal divieto di assembramento, vedo molti codroipesi individualmente e con i familiari usare di più la bicicletta». Così Renato Chiarotto, anima dell’associazione Amici del pedale Fiab. Il presidente del noto sodalizio osserva: «Con piacere vedo un numero maggiore di persone a piedi e in bicicletta e mi illudo che la dura prova ci faccia ripensare il nostro modo di vivere la mobilità, a difesa dell’ambiente e dell’aria che respiriamo».
Chiarotto e i colleghi responsabili delle associazioni Fiab regionali hanno rivolto un appello al presidente Massimiliano Fedriga, perché la Regione assuma iniziative per incentivare il turismo lento, fonte anche di reddito per gli operatori; analogo documento è in preparazione, destinato ai sindaci del Medio Friuli. Quanto al suo Comune, Chiarotto non risparmia un affondo all’indirizzo dell’amministrazione del sindaco Fabio Marchetti, a suo dire non abbastanza sollecita a cogliere occasioni a favore della ciclabilità: «Anche Codroipo dovrà ripensare la mobilità favorendo l’uso della bicicletta – sostiene Fiab –. La mancanza di sensibilità e di decisioni da parte dei nostri amministratori comunali ha fatto perdere importanti risorse che potevano essere investite in una nuova mobilità. Per quanto riguarda il Biciplan, dopo aver trascurato di fare domanda per il 2019, quest’anno il Comune ha presentato alla Regione la richiesta di finanziamento, ma non è stato ancora incaricato il progettista».
Ecco le proposte degli Amici del pedale: «Collegare con altre ciclabili le frazioni; creare nel capoluogo Zone 30, recuperando il finanziamento regionale non speso; favorire percorsi in sicurezza per gli scolari; coinvolgere le aziende codroipesi per invogliare i dipendenti a recarsi al lavoro rinunciando alla macchina, il Comune dia l’esempio incentivando i propri dipendenti e doti la Polizia locale di due pattuglie in bicicletta». Chiarotto vedrebbe bene «la chiusura parziale al traffico di auto in via Roma, via Italia, piazza Garibaldi, via Candotti per permettere a bar e negozi di occupare suolo pubblico gratuitamente: si favorirebbero così il commercio e la socialità in sicurezza». —
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