Ambulanti preoccupati: «Con i posti a bando diventeremo precari»

Chiedono alla Regione di non approvare le nuove regole Il sindacato autonomo Goia: subito un confronto pubblico
Udine 26 Agosto 2017. Mercato di Viale Vat. © Foto Petrussi
Udine 26 Agosto 2017. Mercato di Viale Vat. © Foto Petrussi
Oltre alla direttiva europea Bolkestein, a rovinare il sonno agli ambulanti è la mozione presentata dal Pd in consiglio regionale che invita l’assemblea a procedere sulla strada dei bandi per l’assegnazione dei posteggi nelle aree pubbliche. Gli ambulanti usciti dalla Confcommercio e riuniti nel Gruppo indipendenti (Goia) che fa capo all’Ugl, si sentono traditi anche se la stessa mozione parla di «congrua durata delle concessioni al fine di garantire l’ammortamento degli investimenti, criteri di priorità individuali per l’assegnazione del punteggio di valutazione della domanda, qualità dell’offerta e del servizio fornito» e prevede «la limitazione del numero di posti assegnabili allo stesso soggetto giuridico nella stessa area mercatale».


«Lo scorso maggio – spiega il presidente regionale Gilberto Marcolin – durante un’audizione in commissione ci avevano assicurato che avrebbero recepito le nostre indicazioni, invece ora scopriamo che la mozione firmata da Gratton, Agnola, Gregoris, Moretti Paviotti, Lauri, Bagatin, Boem, Cremaschi, Da Giau, Liva, Marsilio e Zecchinon non cambia rotta. La Regione potrebbe affidare la gestione dell’assegnazione dei posti a un consorzio che fa fa capo a Confcommercio». Passando, nel 2019, dalle concessioni decennali dei posteggi con rinnovo tacito a quelle assegnate con bando pubblico per una durata di 12 anni, gli ambulanti temono di diventare eterni precari.


Il Goia oltre ai bandi previsti dalla direttiva Bolkestein recepita finora da Spagna, Grecia e Italia, contesta anche il protocollo d’intesa attraverso il quale la Regione si impegna a uniformare l’applicazione delle nuove regole anche mediante il supporto delle associazioni di categoria. Il timore del Goia è che la Regione affidi la gestione dei bandi alla Confcommercio. «L’associazione che non ci ha informato sull’applicazione della Bolkestein, che rappresenta l’8 per cento degli ambulanti, mentre noi contiamo già 120 iscritti tra le 1.700 imprese presenti in regione», attacca Marcolin ricordando che in Friuli Venezia Giulia una legge ha introdotto i Centri di assistenza tecnica (Cat). «Se la gestione dei posteggi va in mano ai Cat o ai consorzi i costi di gestione aumenteranno e noi rischiamo di trovarci precari e non riusciremo a far tornare i conti», insiste il presidente del Goia ipotizzando, se effettivamente la regione introdurrà i bandi, possibili ricorsi come sta succedendo in Emilia Romagna dove la regione ha deciso di non prorogare la scadenza delle assegnazioni dei posteggi.


La questione non è nuova: il Goia ha già manifestato a Roma e ha ricevuto la solidarietà del M5s e di Forza Italia. «Il nostro gruppo è apolitico e apartitico», assicura Marcolin ricordando però che grillini e forzisti hanno presentato mozioni a sostegno della battaglia del Goia anche in regione. «Mozioni – sottolinea ancora il presidente – che rischiano di essere spazzate via da quella del Pd». Ecco perché Marcolin annuncia: «A breve, a livello nazionale, organizzeremo incontri con tutti i partiti per verifichi chi sta con noi. A livello nazionale il Pd è dalla nostra parte, in regione no».


In attesa di capire come evolverà la situazione, gli ambulanti fanno quattro conti e le loro preoccupazioni aumentano. «Nel mercato di viale Vat ci sono colleghi che sopravvivono con incassi da paura che non superano i 100 euro al giorno. Oggi la gente fa gli acquisti online o nei centri commerciali», fa notare Marcolin invitando i rappresentati politici ad analizzare la situazione in un incontro pubblico con gli ambulanti.


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © Messaggero Veneto