Altri furti d’armi in Friuli l’ombra del mercato nero

L’altra notte colpo a Majano dopo quelli di Tricesimo, Cergneu, Remanzacco e Manzano I ladri le trovano nelle case dove rubano anche gioielli. Ma qualcuno se ne libera
Di Giacomina Pellizzari

Nuovo furto d’armi in Friuli. Dopo Remanzacco, Cergneu di Nimis, Manzano e Tricesimo, l’altra notte i malviventi sono entrati in azione nella piccola frazione di Sant’Eliseo di Majano. Si sono introdotti in una casa non abitata dove il proprietario custodiva i fucili da caccia ereditati dal nonno. Dopo aver rovistato ovunque, i ladri se ne sono andati solo con le armi. Non hanno preso altro. È l’ennesimo furto messo a segno in poche settimane nella nostra provincia. Le forze dell’ordine stanno monitorando il fenomeno anche se, al momento, minimizzano per non creare facili allarmismi. I carabinieri cercano comunque di capire che fine fanno queste armi e se dietro questi furti si cela la pista del mercato nero.

Trattandosi di armi regolarmente denunciate, gli uomini dell’Arma insistono a dire che fucili e pistole regolarmente detenuti, con tanto di numero di matricola, non trovano mercato. In effetti, nei giorni scorsi, a Colloredo di Montalbano, i carabinieri hanno rinvenuto l’armadietto contenente alcune armi sparite nei giorni precedenti.

Ma se per un caso c’è una risposta, lo stesso non si può affermare per gli altri. Il timore maggiore è che le armi rubate possano finire sul mercato nero dal momento che quello legale resta chiuso per pistole e fucili immatricolati. Per venderli i malviventi devono cancellare il numero di matricola. Da qui il sospetto che le armi rubate possano finire all’estero anche se, come fanno notare le forze dell’ordine, non è affatto facile oltrepassare i confini con un fucile al seguito.

Tanti i quesiti su un fenomeno in crescita. Perché l’altra notte i malviventi dalla casa di Sant’Eliseo sono usciti solo con i fucili da caccia antichi, alcuni dei quali neppure funzionanti. Se queste armi non hanno mercato perché i ladri le hanno rubate? Difficile pensare che l’abbiano fatto solo perché non hanno trovato alcun oggetto di valore visto che nella casa di Sant’Eliseo i malviventi hanno lasciato i contenitori con le monete da collezione.

Resta il fatto che dalle abitazioni del Friuli continuano a sparire soprattutto fucili da caccia. Oltre una ventina sono finiti, nelle ultime settimane, nelle mani dei ladri: sette sono stati rubati a Remanzacco, due a Tricesimo, uno a Cergneu di Nimis e dieci l’altra notte a Majano. A tutto ciò vanno aggiunte sette pistole, quattro erano custodite a Tricesimo e tre a Remanzacco. Una pistola non funzionante è sparita anche dall’abitazione di Sant’Eliseo di Majano.

Di fronte a questi numeri diventa difficile pensare che i ladri se ne siano appropriati senza alcun interesse. Il comandante della compagnia di Udine, Alberto Granà, però assicura: «In alcuni casi le armi vengono abbandonate subito dopo i colpi, i ladri vanno in cerca di monili non di fucili».

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