Alpenfest, polemica sul mercatino chiuso «Era stato deciso così»
È stata una manifestazione di successo l’edizione 2019, la dodicesima, di Alpenfest. Tarvisio ha potuto presentare le sue positività, dalla cultura mitteleuropea alla storia, dalle attività sociali a tutto tondo a quelle imprenditoriali, dalle specialità culinarie alle novità dei suoi cittadini emergenti nel campo dell’arte, della musica e del teatro. Ed accanto a tutto ciò ci sono state anche iniziative di solidarietà ad evidenziare una comunità attenta ad aiutare concretamente il prossimo.
Dall’apertura con la focloristica sfilata, all’affollamento di via Roma che per quattro giorni è stata chiusa al traffico delle auto, è apparso netto anche il gradimento degli ospiti e soprattutto da parte dellefamiglie.
Ma il fatto che le bancherelle del mercatino abbiano concluso la loro permanenza di quattro giorni in via Roma il sabato e che dall’una di domenica la via sia stata riaperta al traffico ha provocato qualche polemica.
A scatenare la protesta è stato l’ex sindaco Carlo Faleschini che sulla pagina Facebook ha scritto: «Il sindaco deve spiegare perché è stato tolto il mercatino di via Roma un giorno prima».
Come l’ordinanza della Polizia locale indicava, era stata programmata la permanenza delle bancherelle solo per quattro giornate, a partire da mercoledì 14, giorno di inaugurazione di Alpenfest.
Mauro Cestaro, rappresentante dell’Ascom e dell’associazione Amici di via Roma, ha confermato di avere chiesto all’amministrazione comunale la chiusura al traffico della via per tre giorni, ritenendo troppo lungo il periodo di cinque giornate, come era già stato messo in evidenza l’anno scorso. Quindi è stata la scelta degli amministratori ad aggiungere la quarta giornata.
Non sono tardati i ringraziamenti di Faleschini al commerciante: «Conosciamoci in via Roma – afferma Faleschini – secondo me è stata una buona iniziativa che andrebbe continuata ma che non deve avere paura di misurarsi con tutti ed in tutti i sensi. Tarvisio ha bisogno di ospitare più persone possibili proprio per fare economia di cui, credo tutti abbiamo capito, c’è veramente bisogno: 14 negozi chiusi sono lì a dimostrare la necessità».—
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