Alluvione a Sacile, il sindaco ora chiede la pulizia del Livenza

SACILE. Sacile sott’acqua: un caso ormai diventato nazionale. I problemi idrogeologici da tempo presenti in riva al Livenza sono, infatti, state portate dal sindaco Roberto Ceraolo all’attenzione del ministero dell’Ambiente.
Nella relazione inoltrata nella capitale il primo cittadino in particolare rimarca la prolungata assenza di interventi e di manutenzione del Livenza.
«Il fiume a valle di Sacile – scrive il sindaco – riceve le acque di un affluente, il torrente Meschio, che trascina con sè copiose quantità di ghiaia che costituiscono una sorta di “tappo” al deflusso del corso principale. Alcuni interventi di sghiaiamento sono stati effettuati dalla Regione ma limitatamente alla zona della confluenza mentre gli accumuli nel tempo si sono estesi fino al territorio del Comune di Brugnera. Inoltre è stato rilevato come questo “tappo” abbia nel tempo provocato la sedimentazione di limi e fanghi nel tratto a monte della confluenza del torrente Meschio tanto che la sezione idraulica dell’alveo del fiume Livenza ne risulta notevolmente diminuita e, conseguentemente, la sua capacità di portata».
Per fronteggiare la situazione a giudizio di Ceraolo c’è quindi la necessita di provvedere ad un intervento di pulizia dell’alveo del fiume nonché la redazione di uno studio esteso all’intero bacino idrologico del Livenza per programmare gli interventi che in futuro possano definitivamente scongiurare le tracimazioni dei corsi d’acqua dai loro letti. Nella relazione inoltrata a Roma il sindaco segnala che la città è stata recentemente colpita da fenomeni alluvionali causati dal fiume Livenza. «Un fatto non nuovo – sottolinea in proposito – e purtroppo ricorrente negli ultimi anni in misura ben maggiore rispetto al passato. In queste occasioni risultano allagate diverse parti del territorio comunale tra cui il centro storico e di centro città con una particolare criticità per via Carducci».
Il sindaco ricorda anche che il Comune di Sacile sta procedendo, in avvalimento, ad un’opera di rinforzo degli argini del Livenza a monte ed a valle di via Timavo per un importo di 1,25 milioni di euro, opera utile per la sicurezza delle costruzioni esistenti nei pressi.
«Il Comune di Sacile – evidenzia ancora il primo cittadino – ha interessato in più riprese i competenti assessorati regionali (Ambiente e Protezione civile) da ultimo con un incontro con l’assessore Paolo Panontin. Le richieste del Comune nello specifico riguardano uno studio di bacino per permetta, attraverso l’esecuzione di casse di espansione o altre opere ingegneristiche ritenute adatte, di ovviare alle problematiche in essere. Per altro il Livenza è già interessato, in territorio della Regione Veneto a valle rispetto a Sacile, dal progetto per una cassa di espansione. La stessa però non risulta altrettanto incidente, in alcun modo, rispetto alle problematiche sacilesi. In questo quadro poi si inserisce la prolungata assenza di interventi di pulizia e di manutenzione del corso d’acqua del Livenza”. Di qui richiesta al Ministero per un intervento urgente di pulizia dell’alveo del fiume e la redazione di uno studio dell’intero bacino idrologico del Livenza.
Mario Modolo
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