Allarme zecche nel parco della scuola di via Vesalio

Ai bambini è stato proibito di frequentare l’area verde per timore di punture Zamparo (Ass 6): ormai la diffusione degli insetti non riguarda solo la montagna
FOTO MISSINATO - giardini con zecche
FOTO MISSINATO - giardini con zecche

di Elena Del Giudice

Allarme zecche nell’area verde adiacente alle scuole elementari Gaspare Gozzi di Via Vesalio. I primi ad essere “istruiti” sul comportamento più opportuno da adottare sono stati proprio i bambini della scuola, invitati ad evitare di avvicinarsi eccessivamente alla massicciata della ferrovia dove si anniderebbero i potenzialmente pericolosi insetti parassiti (che fanno parte della classe degli aracnidi, al pari dei ragni).

Indefinite le ragioni per cui in questa zona cittadina si siano create le condizioni per ospitare questi parassiti, che in provincia sono presenti soprattutto nell’area montana e pedemontana. Ma al dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria non si stupiscono: «Purtroppo - spiega la dottoressa Emanuela Zamparo - le zecche sono ormai presenti ovunque, dalla montagna al mare». E sono ovunque ugualmente, e potenzialmente, pericolose perchè possono trasmettere il morbo di Lyme.

Intanto va detto che le zecche sono piccoli insetti che si attaccano agli animani e occasionalmente anche all’uomo, nutrendosi del loro sangue. Se ne possono incontrare di due tipi: la zecca dei boschi che può rendersi responsabile della trasmissione all’uomo di alcune malattie, come quella di Lyme, e la zecca del cane, che solo eccezionalmente si attacca all’uomo o ad altri animali, e può rendersi responsabile della trasmissione di una malattia chiamata febbre bottonosa. Entrambe, se individuate per tempo, sono curabili con antibiotici.

Meglio è comunque prevenire, anche utilizzando prodotti repellenti, cercando di evitare di avvicinarsi a zone incolte, preferendo maniche lunghe e pantaloni lunghi per le passeggiate tra i boschi, e avendo cura di lavarsi e ispezionarsi al rientro dalla gita per individuare eventuali insetti e rimuoverli. Nel caso in cui si venga punti, bisogna osservare nei successivi 40 giorni se nella sede del morso compare un arrossamento e, se questo accade, occorre rivolgersi subito al medico.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto