Alla festa di maturità allegria sotto controllo

Gavettoni e lancio di farina davanti alle scuole al rientro dalla lunga notte ma senza gli eccessi registrati in passato. I presidi: valide le contromisure
Udine 01 Giugno 2013 Centro Studi classi 5^ festeggiano TeleFoto Copyright Petrussi Foto Press / Bressanutti
Udine 01 Giugno 2013 Centro Studi classi 5^ festeggiano TeleFoto Copyright Petrussi Foto Press / Bressanutti

Alla fine è arrivato anche il sole a salutare la goliardia udinese. Ieri, intorno alle 7.30, piazza Primo maggio, l’area compresa fra via Diaz e via Planis, via Manzoni e il Centro studi si sono coperti di bianco. Il bianco del mix di farina e acqua lanciato dagli studenti delle scuole superiori. L’idea in origine è di far pagare ai compagni più giovani il prezzo per entrare in classe. Ma ben presto il gioco prende la mano. E a finire completamente zuppi sono anche i ragazzi al quinto anno di studi, quelli che tra meno di un mese saranno alle prese con l’esame di Stato.

Una festa che crea sempre qualche disguido. Ragazzini coinvolti in un gioco cui non volevano partecipare, marciapiedi e asfalto scivolosi e maleodoranti. Quest’anno, per evitare problemi, due scuole hanno trovato altrettanti escamotage per lasciare a casa gli studenti più giovani. Al tecnico commerciale Zanon è stata fissata un’assemblea di istituto. «Chi ha voluto è rimasto a casa e nel frattempo i ragazzi delle quinte hanno festeggiato la chiusura del ciclo di studi fra loro – spiega il dirigente dello Zanon, Antonio Colussi –. Una scelta fatta perché da tempo i maturandi si dimostrano responsabili e dopo la mezz’oretta mattutina fatta di acqua e farina puliscono il piazzale davanti la scuola senza comportare ulteriori aggravi per il personale. E senza coinvolgere nella loro battaglia i passanti».

L’altra scuola chiusa per goliardia è il liceo scientifico Marinelli. In quel caso il dirigente, Stefano Stefanel, ha utilizzato la giornata per un corso obbligatorio destinato al personale della scuola e imposto dall’Ufficio scolastico regionale. Studenti a casa e prof a scuola insomma, ma le lezioni sono cominciate soltanto alle 9 per dare modo ai maturandi di sfogarsi. E infatti la festa non è mancata. Sfilato l’abito da sera utile per il binomio cena e discoteca che da anni alle scuole superiori caratterizza l’ultimo venerdì di maggio, è arrivato il momento delle magliette commemorative.

Frasi simpatiche e fotografie che condensano cinque anni di fatiche, ma soprattutto una “divisa” da sporcare senza problemi con acqua e farina. Via dunque alla battaglia di gavettoni, ma con la consapevolezza di non potere esagerare. Perché in questi giorni i dirigenti hanno emanato circolari e allertato le forze dell’ordine. E anche ieri mattina erano parecchie le pattuglie che facevano sentire la loro presenza sugli svaghi dei ragazzi.

«Un modo per tenere sempre la situazione sotto controllo – ha spiegato Giovanni Francois, preside del professionale Ceconi –. In via Manzoni gli studenti erano pochi, hanno fatto un po’ di giochi con l’acqua. C’è stato anche un piccolo tafferuglio fra ragazzi, ma è subito rientrato anche grazie all’intervento delle forze dell’ordine. Tutti gli allievi erano stati ammoniti a non esagerare attraverso i rappresentanti del Comitato studentesco, ma ho chiamato anche le forze dell’ordine chiedendo alcuni passaggi di prevenzione».

Studenti bersagliati dai gavettoni anche davanti all’Isis Percoto. «Ma la festa è rimasta sotto controllo per tutto il tempo, in fondo si è trattato di una mezz’oretta di giochi – ha sottolineato la dirigente, Gabriella Zanocco –. Rispetto agli anni scorsi i ragazzi si sono comportati bene». E anche davanti al liceo classico Stellini la festa è rimasta entro i ranghi consentiti. «Nei giorni scorsi ho emanato una circolare chiedendo ai ragazzi di comportarsi bene – ha rivelato il preside Giuseppe Santoro – perché negli anni precedenti si era un po’ ecceduto e c’era stata qualche lamentela da parte dei genitori».

Insomma, studenti promossi anche nella goliardia. Ma dopo la festa comincia la lunga cavalcata che accompagna al diploma. Si comincia il 19 giugno con la prova scritta di italiano, il giorno successivo la prova diversa secondo il curricolo di studio. Lunedì 24 arriva l’appuntamento con la terza prova e poi via agli orali.

Michela Zanutto

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