Alimentari e profumi: Pasqua con i negozi aperti

Udine, spesa garantita anche nel giorno festivo: Billa e Sephora alzano le saracinesche. Festività religiosa rispettata nei supermercati dell’hinterland
Udine 4 dicembre 2012. Nuovo supermercato in Via Vittorio VenetoTelefoto copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi
Udine 4 dicembre 2012. Nuovo supermercato in Via Vittorio VenetoTelefoto copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi

UDINE. La festività religiosa non blocca la spesa, nonostante i tentativi dei sindacati: negozi aperti anche il giorno di Pasqua. Dai supermercati alle profumerie, oggi diverse serrande dei negozi del centro storico restano alzate. E così se qualcuno ha dimenticato qualche ingrediente per il pranzo pasquale può stare tranquillo perché nel supermercato Billa di via Vittorio Veneto potrà rifornirsi. Stesso copione nelle profumerie Sephora dove, però, l’apertura sarà soltanto pomeridiana.

Anche se ormai, a seguito della liberalizzazione degli orari, le aperture festive non sono più una novità, continua a colpire il fatto che neppure le festività religiose siano rispettate. Colpisce perché stando alle statistiche nazionale soltanto un consumatore su dieci fa spese in questi giorni. Non a caso i sindacati fanno leva sui consumatori invitandoli a boicottare la spesa e ad andare a fare una passeggiata, piuttosto di trascorrere i pomeriggi festivi nei centri commerciali.

Difficile dire come andrà a finire anche se chi ha deciso di tenere aperto molto probabilmente ha già fatto i suoi conti. Evidentemente c’è sempre qualcuno che la domenica di Pasqua va a fare la spesa. Non è escluso però che i negozi di Udine legati ai grandi marchi nazionali stiano scontando decisioni assunte altrove senza tener contro delle realtà più periferiche.

E così il Billa di via Vittorio Veneto oggi è aperto come pure domani e nel giorno della festa della Liberazione. Stesso copione per le profumerie Sephora, mentre Zara che generalmente non disdice le aperture festive, oggi e domani resta chiusa. Analoga la decisione assunta dal gruppo Eurospar, mentre Panorama si prepara a vendere i classici prodotti da pic nic nel giorno di pasquetta. Anche Città fiera e l’outlet village di Aiello oggi sono chiusi, entrambi riaprono domani. Tutti sono aperti il 25 aprile.

Detta in altri termini, la battaglia delle aperture festive sembra proprio persa. Anche se le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil non ne vogliono sentire parlare e non si arrendono. Fino a ieri hanno continuato a distribuire i volantini per convincere i consumatori a non entrare nei negozi aperti né oggi, né domani, né il 25 aprile. L’hanno fatto per tutelare i lavoratori costretti a lavorare anziché trascorrere la Pasqua in famiglia. Su questo aspetto, in passato, erano intervenute inutilmente anche le autorità religiose.

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