Alberi monumentali e verde Un sito ne racconta la storia

San Giorgio: il Comune sta completando la catalogazione del patrimonio pubblico Un piano per rinaturalizzare alcune aree e un libretto a disposizione dei cittadini
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SAN GIORGIO DI NOGARO. «Cogliamo la sfida lanciata da Giorgio Cojaniz sugli alberi monumentali (il gelso ultracentenario di via Palladio insieme alle sequoie del parco di Villa Dora e la magnolia presente nel cortile dell’Asilo “Maria Bambina” sono già stati ufficialmente censiti): sarà mia cura contattare e incontrarlo per recepire preziosi suggerimenti utili a completare e migliorare ulteriormente il Piano del Verde Urbano».


L’assessore all’Urbanistica Davide Bonetto raccoglie l’invito a preservare i “grandi vecchi” di San Giorgio di Nogaro, spiegando che sono in fase avanzata le procedure per la valorizzazione e il miglioramento ambientale del verde urbano e del Parco Intercomunale del Fiume Corno mediante il Piano del Verde Urbano (curato dallo Studio Agriambiente di Latisana). Sono stati infatti quasi completati il censimento e la schedatura degli alberi di pregio o ultracentenari (secolari) e del patrimonio pubblico arboreo e arbustivo con circa 2 mila unità analizzate, valutate, schedate e restituite in una mappa tramite piattaforma online “gis open source” (libera e gratuita), nel contempo è stato creato un protocollo interno comunale con specificate le linee guida e obblighi per la manutenzione del verde urbano pubblico. E sarà inoltre realizzato un libretto per il cittadino con all’interno linee guida, indicazioni e suggerimenti per una corretta manutenzione del proprio giardino.


Infine, la parte più affascinante, ossia la ricognizione e mappatura di tutte le aree verdi pubbliche urbane e non, comprese quelle private ricadenti all’interno del perimetro del Parco del Corno (già soggette a previsioni naturalistiche) le quali verranno singolarmente pianificate con specifiche indicazioni e suggerimenti per rinaturalizzazioni, rimboschimenti, piantumazioni arboree e successivo piano di gestione e manutenzione.


«Sarà uno strumento utilissimo per cercare di pianificare in modo più armonioso le scelte sul territorio e integrarle all’interno degli altri strumenti di pianificazione», commenta Bonetto che ha fortemente voluto questo progetto. «Con tale piano – afferma – sarà possibile avere un quadro consociativo del patrimonio arboreo e arbustivo comunale affrontando nel modo più corretto il controllo dello stato fitosanitario della vegetazione, la pianificazione di nuovi impianti, la programmazione degli interventi di manutenzione del verde e non da ultimo i rapporti tra l’amministrazione e i cittadini. Il verde urbano non è un mero riempitivo di spazi non edificati, bensì un tessuto paesaggistico fondamentale che penetra nell’edificato e libera e migliora i centri abitati».


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