Al massimo 15 persone, chi misurerà loro la febbre?

La fase 2 del caro estinto ridà decoro agli addii ponendo limiti e casi da chiarire

La fase 2 comincia anche per il “caro estinto”, ma l’incertezza la fa ancora da padrone. Le nuove regole introdotte per dare il via libera alla celebrazione dei riti funebri rischiano di mettere in difficoltà non solo le parrocchie, ma anche le onoranze funebri. A poche ore dall’entrata in vigore delle nuove norme (all’inizio della prossima settimana saranno celebrati anche in Friuli diversi funerali) le parti interessate non hanno ricevuto nulla di ufficiale.

Se è chiaro che al rito potranno partecipare al massimo 15 persone, non è altrettanto chiaro chi dovrà occuparsi non soltanto del loro conteggio, ma soprattutto della misurazione della temperatura corporea dei presenti. Chi sarà trovato con più di 37,5 di febbre dovrà essere allontanato.



Ma chi dovrà controllare? Preti o sacrestani se il rito si svolgerà in chiesa, addetti del Comune o della Protezione civile se le esequie si terranno in piazza o rappresentanti delle onoranze funebri in entrambi i casi? Nessuno sa dare una risposta certa. Tant’è che nelle ultime ore si sta verificando un giro di telefonate frenetico tra parrocchie, pompe funebri e Comuni per definire chi farà cosa.

Lunedì, da Precenicco a Pradamano, sono già in programma alcuni riti funebri, ma senza certezze sulla messa in atto delle restrizioni anti Covid-19. «Siamo stati contattati da un parroco preoccupato per la misurazione della temperatura – informa Caterina Cogoi delle onoranze funebri Castello di Tricesimo –. Abbiamo cercato di venirgli incontro acquistando un termometro a infrarossi, pur non avendo il dovere di farlo».

Disponibile a farsi carico di questa nuova incombenza, almeno una prima fase, anche Andreino Zuliani della ditta Mansutti Udine: «Non spetta a noi ma ce ne occuperemo mettendo un addetto fuori dalle chiese. Non credo sia una nostra competenza, ma in questa prima fase non vedo alternative». Il problema, al di là della misurazione della temperatura, potrebbe verificarsi se il numero di presenti supererà il limite imposto di 15 unità: «Sarà difficile dire al sedicesimo che non potrà entrare in chiesa. In una situazione di lutto, poi, tutto diventa più complicato».

Rino Gori, delle omonime onoranze funebri, ammette di non aver ricevuto alcuna disposizione: «Non abbiamo avuto indicazioni specifiche. Non sappiamo chi conterà le persone, chi allontanerà quelle di troppo o chi misurerà la temperatura, se lo faranno i vigili, i volontari della Protezione Civile o qualcun altro. Per ora regna l’incertezza».

Ivano Querin, oltre a essere il titolare della ditta Eredi Querin onoranze funebri, è anche rappresentante della Federazione nazionale imprese onoranze funebri. «Ci troviamo in un momento di grande confusione – dichiara – dove a mancare sono le certezze. Come potrebbe essere altrimenti se ogni due giorni esce una nuova disposizione? In queste condizioni è difficile lavorare».

Perplesso anche Alessandro Prosdocimo: «Il ritorno alla normalità della fase 2 sarà solo a parole – assicura – perché nei fatti resterà irrealizzabile. Dal mio modo di vedere con le nuove norme sui riti funebri si è voluta scaricare la responsabilità sulla chiesa, mettendola in difficoltà. Siamo sicuri che le parrocchie, soprattutto le più piccole, riusciranno a organizzarsi per la misurazione della temperatura? Non credo che dovrebbero occuparsene né le parrocchie né le pompe funebri, bensì personale specializzato in grado di seguire appositi protocolli».

Prosdocimo solleva anche la questione delle sanificazioni: «Lo stesso discorso vale per la sanificazione dopo le diverse cerimonie. Le parrocchie sono già attrezzate per farla? E se le esequie si terranno in piazza qualcuno se ne occuperà? Siamo di fronte – conclude – a una serie di pasticci che non stanno aiutando gli addetti ai lavori e che rischiano di ingenerare confusione tra le persone». Tra le raccomandazioni del governo c’è anche quella della brevità del rito funebre, che dovrà essere realizzato «in un tempo contenuto».

Pronto a ripartire con le nuove disposizioni anche Luca Pieniz delle Onoranze Funebri Angel. «Lunedì ho un funerale, ma ancora mancano indicazioni certe sul da farsi in merito al rispetto delle prescrizioni di sicurezza».

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