Al classico c’è Tacito a sorpresa «Difficile, ma è andata bene»

Come al solito il web non è servito a molto per conoscere in anticipo le tracce degli esami. È stato così mercoledì per il tema, ed è accaduto anche ieri per la seconda prova. I ragazzi sono rimasti sorpresi dagli argomenti proposti, soprattutto al classico. In pochi avrebbero scommesso su Tacito. Ora ci si prepara agli orali, che inizieranno martedì.
Per molti l’ostacolo più grande è stato superato, per altri iniziano gli ultimi giorni di ripasso prima dell’agognato diploma. «Tacito non me l’aspettavo, essendo già uscito nel 2015 – ci racconta Giulia fuori dal liceo Stellini –. Pensavo più ad autori come Quintiliano o Cicerone».
Appena svelata la traccia di Tacito, qualche brivido lungo la schiena degli studenti dello Stellini è corso: «È tra gli autori più difficili da tradurre – aggiunge Giulia – ma il confronto con il brano di greco di Plutarco mi ha aiutato a svolgere il compito. Credo sia andata abbastanza bene. Ora penso agli orali». Soddisfatta dei suoi scritti anche Alice: «Sembra strano ma non realizzi di essere all’esame finché non ti trovi davanti le tracce. Sono contenta e devo ammettere che la nuova formula dell’esame non mi dispiace: questa prova mista è corretta per il percorso fatto nei cinque anni». Chiediamo ad Alice se la notte prima degli esami si dorme o si studia: «Ho dormito benissimo», ammette, appoggiando i due grossi vocabolari di greco e latino sul muretto.
Dalla porta dello Stellini esce Manuele: «Il compito era abbastanza complesso, ma Tacito è un autore che si studia in quinta, quindi le basi c’erano. Ho trovato le domande piuttosto lunghe: richiedevano conoscenze pregresse sulla storiografia e sulla biografia». Sedute sulla scalinata ci sono Francesca e Beatrice: «Tacito non era difficilissimo ma nemmeno facile – ammettono –. Una volta capito l’inizio, la parte in mezzo e la fine erano fattibili». All’esterno dello scientifico Marinelli la tensione post esame è nell’aria: «Poteva andare meglio – dice Greta – spero di cavarmela con l’orale. Questa prova è stata una novità per noi, visto che è solo dal mese di marzo che ci esercitiamo».
A due passi c’è Andrea: «Come al solito le previsioni della vigilia sono state disattese. Ora pensiamo all’orale». Soddisfatti per aver superato lo scoglio di matematica, Davide e Federico: «Il peggio è passato». Davanti allo Zanon incontriamo Federica: «È uscito il piano marketing e non il business plan, ma in qualche modo ce l’aspettavamo. Martedì ho l’orale: speriamo bene». Già desiderosi di fare festa Lorenzo, Mattia, Nicolas e Cristian: «L’esame quello vero è già finito. Con la scelta delle buste crediamo che l’orale sarà più semplice da gestire». —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto