Al centro di ascolto dell’Arcigay Friuli centotrenta contatti

Servizio di tutela anonimo per chi non riesce a essere se stesso Il 60 per cento sono maschi. Si pensa anche a uno sportello legale
Arcigay Friuli e Arcilesbica Udine rinnovano il servizio di ascolto, accoglienza, supporto e consulenza per le persone Lgbti del Friuli con il rilancio dello sportello di ascolto. Un servizio di tutela del benessere in funzione sul territorio da vent’anni, grazie al lavoro di volontari formati attraverso corsi di counseling sempre aggiornati che offrono ascolto nel pieno rispetto dell’anonimato e un’accoglienza priva di giudizio attraverso il telefono amico o l’incontro diretto.


«Anche in Friuli, infatti, ci sono persone isolate che vivono segretamente il loro orientamento sessuale o la loro identità di genere e non trovano le forze per essere se stessi, persone che subiscono situazioni di discriminazione bullismo omofobico e transfobico nei luoghi di lavoro o nella scuola, persone che hanno bisogno di informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili, che hanno paura di essere giudicate. Sono soprattutto i giovani – spiegano – che riscontrano una mancata accettazione in famiglia con conseguenti pressioni psicologiche, esclusione sociale e anche gravi situazioni di violenza tanto psicologica come fisica all’interno dei nuclei famigliari: queste sono state le situazioni più comuni affrontate in questi vent’anni».


Nell’arco del 2016 si sono registrati un totale di 130 contatti tra telefono e “chatamica”: ad ogni turno si è registrata una media di 2 contatti circa. Nella stragrande maggioranza dei casi (oltre il 60%) sono di sesso maschile, quasi il 2% sono donne, nella stessa percentuale si dichiarano sono transessuali e in oltre il 30% dei casi non è stato possibile rilevare il sesso, soprattutto tra i contatti via chat).


«I contatti al servizio sono giunti dalle più svariate località non solo della regione, ma anche dal resto d’Italia e anche dall’estero – aggiungono i responsabili del centro –. Nel 54% provengono dal Friuli Venezia Giulia, 23% dal Veneto, 11, 5% dal resto d’Italia e altrettanto dall’estero. Ampia la forbice che comprende la fascia d’età degli utenti. Si va, infatti, dai 18 ai 60 anni, con una maggiore frequenza dei giovani nel servizio di chatamica e una prevalenza di uomini tra i 30 e i 60 anni nel telefono amico».


Il rilancio del servizio è ora accompagnato della convenzione fra le due associazioni promotrici insieme ad Aspic Fvg (associazione per lo Sviluppo psicologico dell’individuo e della comunità), che diventa punto di riferimento per il supporto psicologico professionale per i soci, amici e simpatizzanti di Arcigay Friuli e Arcilesbica Udine.


La sede friulana di Aspic Fvg è attiva dal 2008 a Udine, con operatività su tutto il territorio regionale ed è costituita da professionisti psicoterapeuti e da counselor. Oltre ai colloqui individuali e di coppia organizza gruppi terapeuti e di auto mutuo aiuto. Lavora inoltre nelle scuole attraverso progetti e sportelli d’ascolto per bambini, ragazzi, docenti e genitori, proponendo inoltre corsi e serate per la promozione della salute.


Il servizio di sportello funziona su appuntamento: basta scrivere una mail all’indirizzo sportelloascolto@arcigayfriuli.it o contattare gli operatori ogni mercoledì dalle 20.30 alle 22.30 allo 0432 523838 o attraverso la “chatamica” della pagina Facebook (https://www.facebook.com/chatamica.lgbtfriuli/). Il servizio è comunque in aggiornamento, espansione e specializzazione: le associazioni stanno per avviare anche lo sportello legale che prevede un servizio gratuito di consulenza per temi legati alla discriminazione e ai diritti delle persone Lgbt del territorio. Per accedere al servizio basta scrivere una mail all’indirizzo sportellolegale@arcigayfriuli.it, a cui rispondono gli operatori Arcigay e Arcilesbica con il supporto della rete legale di professionisti che collaborano con le associazioni.


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