Ai truffati dalle banche l’anticipo del 40 per cento degli indennizzi
UDINE. Un anticipo del 40% del rimborso spettante da ottenere in tempi rapidi, prima cioè dell’esame definitivo della domanda di risarcimento da parte della Consap, previsto per l’estate. È questo il senso di un emendamento al Dl Milleproroghe che i relatori di maggioranza, i deputati Baldino (M5S) e Melilli (Pd) hanno depositato nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera.
L’emendamento sul Fir (Fondo indennizzo risparmiatori), voluto dal sottosegretario all’Economia Alessio Villarosa, prevede l’anticipo del ristoro del 40% per gli ex soci di Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca (entrambe poste in liquidazione prima del 2018) che versano in condizioni economiche disagiate senza che debbano aspettare, per avere l’intera somma, l’esame di tutte le istruttorie delle domande ammesse.
Inoltre l’emendamento prevede che, riguardo il patrimonio mobiliare dei risparmatori, la Commissione tecnica potrà utilizzare i dati autocertificati dal cliente della banca, sollevando quest’ultima da ogni responsabilità e accorciando di fatto i tempi nella messa a punto delle informazioni che la stessa Commissione tecnica sarà chiamata a esaminare.
In apparenza, dunque, una buona notizia per i risparmiatori (sono oltre 15 mila solo in Friuli Venezia Giulia) che potrebbero ricevere il fatidico bonifico prima dell’estate, cioè quando Consap metterà il timbro definitivo sulla domanda di indennizzo.
Ma l’associazione udinese Consumatori attivi, che per lunedì 10 alle 11 nella sala Valduga della Camera di commercio di Pordenone-Udine, ha organizzato un incontro con i vertici di Consap che per la prima volta parleranno ai risparmiatori, è tiepida sull’emendamento del governo.
«In realtà - osserva la presidente, l’avvocato Barbara Puschiasis - non cambierà molto la sostanza delle cose per chi si trova ad affrontare la domanda di risarcimento. Quello che chiediamo è che si proceda speditamente per avere il prima possibile il pagamento dell’intero indennizzo previsto che noi chiediamo possa puntare al 100% di quanto perduto e non solo al 30% come stabilito dalla legge istitutiva del Fondo».
Dagli uffici di Consumatori attivi fino a oggi sono partite 250 domande con destinazione Consap e oggetto la richiesta di rimborso, altrettante ne sono state inviate da privati o attraverso la consulenza di Federconsumatori, Mdc, associazioni e studi legali. «Ma i potenziali aventi diritto friulani agli indennizzi - aggiunge l’avvocato Puschiasis - sono più di 15 mila, quindi ci aspettiamo altre richieste.
La scadenza per la presentazione è fissata al 18 aprile, sappiamo che purtroppo è ancora piuttosto complicato ottenere tutti i documenti indispensabili e relativi a ciascuna posizione da parte di Banca Intesa, l’istituto che ha acquistato la parte sana di BpVi e Vb, subito dopo la loro liquidazione.
Dal 18 aprile in poi Consap avrà altri 60 giorni di tempo per esaminare le integrazioni alle varie domande che hanno bisogno di ulteriori approfondimenti. Solo dalla fine di giugno, quindi, Consap potrà procedere con l’invio dei bonifici.
La maggior parte delle richieste di rimborso partite dal Friuli riguardano somme inferiori a 50 mila euro, quelle saranno comunque indennizzate prima delle altre». Intanto lunedì a Udine prima uscita pubblica per i due dirigenti di Consap Massimiliano D’Alleva e Cristina Ioli, rispettivamente titolare e segretaria del Servizio Fir, che incontreranno i risparmiatori in un incontro organizzato da Consumatori attivi.
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