Aggredisce i finanzieri: albergatore nei guai
SAN VITO AL TAGLIAMENTO
Già raggiunto da un salato avviso di accertamento dell’Agenzia delle entrate e indagato insieme con il padre per evasione fiscale, un albergatore si è scagliato contro i finanzieri di San Vito, finendo agli arresti domiciliari. Ieri è stato processato per direttissima, ha patteggiato ed è stato liberato. Senza mascherina e in preda all’alcol, in violazione del coprifuoco, mercoledì alle 22.30 Antonio Piccolo, 42 anni, di Cordenons, si è presentato alla Tenenza della finanza di San Vito. A calci ha spinto il cancello, ha inveito contro il comandante, gridandogli «Corrotto!» e altri insulti irripetibili. Dall’aggressione verbale è passato a quella fisica ed è stato così arrestato per resistenza e denunciato per introduzione arbitraria in un’area militare.
Ieri l’albergatore è stato processato per direttissima. Assistito di fiducia dall’avvocato Alessandro Tauro, in aula, dinanzi al giudice monocratico Milena Granata, l’imputato si è scusato per il suo comportamento e ha detto di non ricordare di aver colpito i militari. Ha spiegato di lavorare alla reception e di aver avuto una brutta giornata, carica di tensione: proprio quel giorno aveva avuto un incontro con i funzionari del Fisco per definire l’accertamento legato all’indagine sulla società di famiglia Antico Borgo Torricella sas, che ha gestito l’omonimo hotel 4 stelle con piscina a San Vito fino alla cessazione dell’attività. Il 12 maggio 2020 la società di persone di cui Antonio Piccolo era il rappresentante legale e il padre Pierluigi Piccolo, 67 anni, era l’amministratore di fatto, è stata cancellata dal registro delle imprese. L’hotel è rimasto in mano a un’altra società di famiglia.
Piccolo ha detto di aver bevuto dopo che l’incontro con il Fisco non ha avuto l’esito sperato. In serata l’incursione in caserma. L’imputato ha concordato 4 mesi e 10 giorni, convertiti in libertà controllata, per resistenza.
Intanto la procura ha notificato la conclusione delle indagini preliminari sulla società Antico Borgo Torricella sas ad Antonio e Pierluigi Piccolo. L’indagine porta la firma delle Fiamme gialle. Padre e figlio sono indagati per l’uso di fatture per operazioni parzialmente inesistenti nelle dichiarazioni fiscali dal 2014 al 2017. Le fatture sono state emesse dalla San Paolo immobiliare sige srl di Padova e dalla Lindenresidenz srl di Jesolo, di cui Antonio Piccolo risultava l’amministratore unico. L’anno scorso il gip Monica Biasutti ha disposto un sequestro preventivo del profitto del reato per 314.643,37 euro, pari alle imposte evase. Il tribunale del riesame di Pordenone, adito dagli albergatori alla fine di ottobre 2020, ha ritenuto confermato il quadro indiziario e ha annullato il sequestro solo per tre fatture (circa 30 mila euro) per un motivo formale: trattandosi di una società di persone e non di una spa, non emergeva se delle 3 fatture era stato tenuto conto anche nella dichiarazione dei redditi della società e quindi dei soci. —
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