Addio poltrona, ecco chi torna a lavorare

PORDENONE. I primi sms sono arrivati giovedì scorso: «Comunico che da oggi il mio nuovo numero di cellulare è xxx». Col cambio della guardia al vertice del municipio, lasciano anche i collaboratori del sindaco, gli otto assessori, che hanno riconsegnato i telefoni all’amministrazione.
Solo uno, Nicola Conficoni, recordman di preferenze in città, siederà in consiglio comunale, nel settore dell’opposizione: «In questi anni ho fatto l’assessore a tempo pieno. Ora devo decidere se riprendere la precedente attività o cambiare lavoro».
Due assessori, nelle rispettive liste, non sono stati rieletti. Si tratta di Flavio Moro, responsabile dei lavori pubblici, e Claudio Cattaruzza, alla cultura. Il primo da tempo è rientrato in Telecom, il secondo è un quadro Electrolux e nella multinazionale dovrebbe tornare.
Cinque gli assessori che non si sono candidati. Vincenzo Romor, assessore alle politiche sociali, è medico di base a Pordenone, il numero 2 della giunta Renzo Mazzer è dato in procinto di lavorare nelle Uti, gli organismi che hanno sostituito la Provincia. L’assessore all’Urbanistica Martina Toffolo rientra nello studio professionale, è architetto.
Non torneranno al lavoro due assessori, semplicemente perché sono in pensione. Si tratta di Bruno Zille, assessore alla mobilità, e Flavia Rubino, all’istruzione, già psicologa dell’orientamento in Regione, Provincia e Ue.
Ma sono anche diversi volti noti di consiglieri a uscire di scena. Niente bis, per Sonia D’Aniello, fuoriuscita dal Pd come Marcello Passoni: non entrano in consiglio nemmeno Alfredo Ciuffreda, più noto come Alfredo Follia, e Andrea Finardi.
Clamorosa l’esclusione di Giuseppe Pedicini, per due volte candidato - e altrettante sconfitto - sindaco per il centrodestra. Niente da fare nemmeno per l’ex segretario cittadino della Lega nord Renzo Muzzin: se non fosse fuoriuscito dal partito oggi sarebbe vicesindaco. Restano a casa anche Andrea Gava, Gianni Sartor e Riccardo Piccinato.
Altri illustri esclusi: l’ex assessore provinciale Corrado Della Mattia, il sindacalista Beppino Nosella, l’ex vicesegretario comunale Antonino Scaini. Non eletti Ennio Martin, Gianantonio Collaoni e Giulia Bevilacqua (ex assessori con Bolzonello), la presidente del Pd Velia Cassan, la figlia di Alvaro Cardin, Francesca.
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