Addio “Egon”, il ristoratore juventino amico di tutti

TARVISIO. È morto improvvisamente ieri mattina – per un malore che l’ha colpito nella propria abitazione di via Vittorio Veneto – Giuseppe Tosoni, semplicemente “Egon” per i tanti amici ed estimatori....

TARVISIO. È morto improvvisamente ieri mattina – per un malore che l’ha colpito nella propria abitazione di via Vittorio Veneto – Giuseppe Tosoni, semplicemente “Egon” per i tanti amici ed estimatori. Aveva 68 anni ed era un noto ristoratore, proprietario della trattoria Al Mangart, storico esercizio ubicato nel pressi del Mercato, molto noto nella vicina Carinzia, come in Friuli. Egon, persona sensibile e molto aperta, pronto ad aiutare il prossimo, completati gli studi ha sempre operato nell’impresa di famiglia avviata dal padre Adamo e dalla madre (entrambi originari del Goriziano) nell’immediato dopoguerra. Dopo decenni di attività condotta assieme alla moglie Pinuccia, raggiunta l’età della pensione, Tosoni ha affittato l’azienda cui ha saputo dare grande visibilità.

Appassionato di calcio, al noto ristorante aveva istituito anche la sede dello Juventus club Tarvisio, sodalizio che ha anche presieduto. Da ricordare le serate da lui trascorse, negli anni Settanta e Ottanta, con tecnici e giocatori dell’Udinese durante i ritiri dei bianconeri in Valcanale che negli anni non mancavano di ripassare a salutarlo. Lui che aveva fatto la naia in aeronautica era solito incontrare anche i componenti delle Frecce tricolori e con l’amico Roberto Urbica s’era adoperato per collocare una delle frecce, un Macchi, al parcheggio dei campi di sci. Ma soprattutto era un piacere anche per i tanti amici ritrovarsi con lui che è sempre stato di aiuto e sostegno al mondo del volontariato. «Con la sua morte perdiamo un’icona del volontariato, ma soprattutto – precisa il sindaco Renato Carlantoni – un imprenditore che ha contribuito a dare lustro alla ristorazione al turismo della Valcanale».

Tosoni lascia la moglie Pinuccia e il fratello Mario. I suo funerali, domani alle 14.30, nella parrocchiale.(g.m.)

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