Addio allo scrittore Luigi Bernardi

MANIAGO. «Orgoglioso di essere un maniaghese». Si era definito così, l’8 novembre 2006, dopo il conferimento della cittadinanza onoraria di Maniago, Luigi Bernardi, noto scrittore emiliano morto ieri a Bologna all’età di 60 anni. L’onorificenza gli era stata conferita dall’esecutivo Di Bernardo per l’importante e ricca collaborazione con la città. In particolare, era stato presidente di giuria del concorso letterario Lama e trama sin dalla sua costituzione. «Questa onorificenza ha un alto valore simbolico, perché riconosce una persona che si è contraddistinta per impegno e passione», aveva detto l’allora sindaco Emilio Di Bernardo.
La collaborazione con Maniago era nata da un incontro con l’allora presidente della Pro loco, Viviana Urban, che gli aveva parlato della città e del premio letterario. «L’idea mi è piaciuta perché amo i luoghi piccoli, silenziosi, in cui respiro profumi naturali – raccontava Bernardi –. Da quell’incontro è nato un bel rapporto di collaborazione». Poi, le visite in città: «Mi sono innamorato di piazza Italia, che ho descritto dall’alto anche in un racconto. Ora che ho la cittadinanza onoraria, la sento più mia. A Maniago ho portato amici scrittori e stretto nuovi legami coi partecipanti al concorso. Qui ho trovato il clima giusto per pensare».
Parole di affetto e stima per Bernardi sono arrivate anche dall’assessore alla Cultura, Anna Olivetto, che ha ricordato il qualificato contributo che lo scrittore ha dato a Lama e trama. Il sessantenne era noto anche come saggista, sceneggiatore e critico fumettistico. Nel 1978 aveva fondato la casa editrice L’Isola trovata e poi Glénat Italia, con cui aveva rilanciato Lupo Alberto e la Pimpa, quindi Granata Press. Aveva collaborato pure col quotidiano Il domani. (g.s.)
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