Addio all’infermiere Elio Devetak Al fianco di Basaglia anche sul set

Dopo la rivoluzione della legge 180 svolse il primo turno con i degenti Componente della corale Seghizzi e a lungo presentatore dei concorsi 

il lutto

Emilio Danelon

È stato il primo infermiere che, entrata in vigore la legge 180, aveva eseguito nel 1978 il primo turno di lavoro nel centro di igiene mentale. Elio Devetak, 65 anni, se n’è andato nei giorni scorsi legando il suo nome a quello del professor Franco Basaglia e a una legge che ha rivoluzionato la terapia curativa dei pazienti.

Lunga e ricca di soddisfazioni è stata la carriera di Devetak nel nuovo centro di igiene mentale, che gli ha consentito di tessere numerosi rapporti di proficua collaborazione con gli ospiti tanto da essersi poi tramutati in esaltanti e immutate amicizie. Ma parallelamente alla sua professione, Elio ha impegnato il tempo libero dando spazio alla sua passione di sempre, che è stato il suo grande amore per il canto. Per una lunga, stagione è stato componente della corale Seghizzi caratterizzandola brillantemente, nel ruolo di poderoso basso. Un ruolo importante nel determinare la perfetta armonizzazione delle voci. Per un altro lungo periodo è stato presentatore ufficiale del coro agli annuali Concorsi internazionali.

Devetak ha accompagnato il figlio Marco negli studi in cinematografia in Inghilterra - che gli hanno poi consentito di ottenere la laurea di regista cinematografico - tanto da acquisire una notevole esperienza nel settore. Non a caso questo gli aveva anche consentito di partecipare alle prime riprese cinematografiche del regista Matteo Oleotto. Preziosa anche la collaborazione prestata al regista Silvano Agosti per le riprese in città del film “La seconda ombra”, con protagonista l’attore Remo Girone nei panni di Franco Basaglia. Tra i fondatori dell’associazione culturale Rabarbaro quadro, che vuole promuovere progetti di cinema e teatro per la città, Elio Devetak era un alpino fortemente attaccato all’Ana sezione di Gorizia. Lascia la moglie Michela, il figlio Marco, il fratello Renato, la nipote Greta e i due fidi cani Sally e Genny. Per l’ultimo saluto, la salma sarà a disposizione martedì dalle 8 alle 12 nella cappella dell’Ospedale San Giovanni di Dio e poi seguirà la cremazione. —

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