Addio all’antico pianoforte: lo dona a una scuola sarda

Erica Zappoli Thyrion aveva ereditato il Bechstein dell’800 dalla madre. Promosse iniziative per raccogliere i fondi per il restauro e il trasporto

UDINE. Un antico Bechstein da concerto è in viaggio da Udine a San Sperate, piccolo comune della provincia di Cagliari, donato da Erica Zappoli Thyrion alla scuola di musica della cittadina sarda. E per reperire le risorse necessarie al restauro dello strumento e al suo trasporto, la Scuola di musica di San Sperate ha ideato un “Back to bech” che comprende una rassegna concertistica a novembre tra Cagliari e San Sperate, un cd con 12 brani donati al progetto da sei artisti e compositori, e una campagna di crowdfunding, un finanziamento collettivo, attraverso la pagina “Un pianoforte per la civica”.

La via della Sardegna per il prezioso Bechstein è arrivata per caso. La dottoressa Zappoli ha ereditato il pianoforte dalla madre, Viviana “Vivi” Colla, diplomatasi al Tomadini di Udine, pianista e pittrice, scomparsa nel 2008.

Recentemente Erica Zappoli ha deciso di cambiare casa e si è posta il problema di quell’importante strumento musicale da concerto, che lei peraltro non suona. «Non volevo venderlo - spiega -, e immaginando una nuova collocazione per questo pianoforte, speravo potesse trovare casa in una scuola». Ne ha parlato con alcuni accordatori e proprio grazie a uno di loro ha ricevuto la telefonata di questa scuola di musica che era alla ricerca di uno strumento di questo genere ed era intenzionata ad acquistarlo. «Come ho detto, non volevo venderlo, e visto che a chiederlo era una scuola, ho deciso di donarlo a loro».

Il Bechstein prenderà, dunque, la via della Sardegna non appena completato il restauro, già affidato a un laboratorio che ha sede nell’isontino, e ovviamente non appena il “Back to bech” sarà riuscito nell’intento di raccogliere i fondi necessari al trasporto per terra e per mare, dal Friuli alla Sardegna.

Il pianoforte, costruito nel 1890, era stato donato a Viviana Colla dal padre, e su quella tastiera l’allora giovanissima “Vivi” si era a lungo esercitata durante gli anni della guerra quando la famiglia, sfollata dalla Toscana, si era stabilita in Friuli. Dalla sua morte, avvenuta nel 2008, era rimasto inutilizzato e ora «la figlia ha voluto che tornasse a vivere all’interno di un’istituzione musicale» ha dichiarato il direttore della Scuola di musica di San Sperate, Francesco Pilia.

Con le iniziative mirate alla raccolta fondi, la Scuola punta a raggiungere la cifra necessaria per portare il pianoforte caro a Liszt in Sardegna entro i prossimi mesi. A obiettivo raggiunto, c’è l’impegno di organizzare un grande concerto.

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