Addio alla Liverani, una vita per la scuola e l’impegno sociale

Domani i funerali a Concordia Sagittaria È stata preside in città, a Maniago e San Vito 

il ritratto

La scuola era la sua vita e se n’è andata ripensando agli alunni e a tutte le persone incontrate nel suo percorso, anche in politica. Si è spenta sabato pomeriggio per un malore in ospedale a Portogruaro Maria Grazia Liverani in Leonelli. Aveva 78 anni e ha insegnato a lungo in Friuli Venezia Giulia, in particolare a Sacile, ed è stata preside a Maniago, Pordenone e San Vito al Tagliamento. Si è trasferita poi in Veneto, stabilendosi a Concordia Sagittaria.

I funerali saranno celebrati domani alle 15 nel cimitero di via San Pietro a Concordia. Lascia nel dolore tre figli, Paolo, dirigente di pallavolo conosciuto in tutto il Friuli, Luisa e Lorella. La storia di Maria Grazia Liverani sembra un romanzo: la sua è stata una vita piena di iniziative anche nel mondo della politica.

È nata a Cotignola, in provincia di Ravenna, dove ha vissuto la prima infanzia durante le ultime fasi della seconda guerra mondiale. Si è laureata in lettere e comincia a insegnare. Ha conosciuto il marito, futuro preside pure lui e insieme si sono trasferiti in Friuli. È qui che a Liverani è stata assegnata una cattedra. Siamo nel 1967 e il primo ruolo è a Sacile, all’Istituto magistrale. Dali anni ’80 è stato un peregrinare continuo da una scuola all’altra, tra il Veneto e il Friuli. Nella regione contermine si è trasferita già dagli anni ’70 a Concordia. A Trieste ha frequentato i corsi propedeutici per poter affrontare il concorso da dirigente scolastico, che ha vinto.

Come preside il primo impiego è stato allo scientifico Torricelli di Maniago. È stata preside al Majorana a Pordenone, allo scientifico Galilei di San Donà di Piave, alle Filandiere di San Vito, istituto che ha tracciato un breve ricordo dal suo profilo social ufficiale sabato; e ancora all’Itis di Portogruaro, sua destinazione finale. È andata in pensione nel 2006. Parallelamente ha percorso una lunga strada nella politica. Col trasferimento a Sacile ha aderito al circolo delle donne del Partito socialista italiano del Friuli Venezia Giulia, di cui è diventata responsabile. È stata candidata alla Camera dei deputati. In Veneto più volte è stata “corteggiata” dal Partito comunista italiano, che poteva garantirle un seggio al Parlamento, ma lei ha sempre declinato l’invito. Dal 2016 è stata presidente operativa dell’Anpi di Portogruaro. «La memoria è importante, i giovani vanno educati», ha detto in occasione della Giornata della memoria il 27 gennaio scorso. Domani a Concordia ci saranno molti suoi alunni, chiamati a non disperdere l’eredità dei valori trasmessi da lei fino alla fine. —

R.P.

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