Addio al re della cancelleria udinese

A 91 anni si è spento Carlo Trost: dopo un periodo in Uruguay, aveva aperto Giocarta e altre due sedi

Il suo nome era ed è rimasto negli anni quello di un uomo capace con le sue sole forze di costruire un impero sulla vendita della carta e della cancelleria. Un’attività sopravvissuta ai cambiamenti accompagnati all’ingresso delle nuove tecnologie e ai venti di crisi degli ultimi tempi e cresciuta, anzi, fino al punto di triplicare la propria sede. Ecco perchè la notizia della scomparsa di Carlo Trost non potrà non destare sgomento e cordoglio in città e nel resto della regione che aveva avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo. Una morte serena, la sua, sopraggiunta mercoledì, all’età di 91 anni, nella casa di via Galileo Ferraris nella quale viveva con la moglie Ada.

Originario di un paesino vicino a San Vito di Vipacco, in quello che oggi è territorio sloveno, Trost aveva a lungo girato prima di approdare a Udine. Ossia nel capoluogo friulano che, nel 1991, decise di insignirlo della cittadinanza onoraria, per avere combattuto nelle file dell’esercito regolare “Divisione Friuli” durante la guerra di Liberazione. I primi passi imprenditoriali lo videro lavorare con la sorella Teresa, nell’immediato dopoguerra, a Tarvisio. Ma tale e tanta era la voglia di fare, che nel ’49 il giovane Carlo fece la valigia ed emigrò a Montevideo, capitale dell’Uruguay, inserendosi facilmente nella comunità di sloveni lì presente e dando vita a un’attività nel ramo della plastica che da artigianale diventò in breve industriale.

È lì che conobbe colei che sarebbe diventata sua moglie e che vide nascere quattro dei suoi cinque figli. Finchè, nel ’63, non sentì il bisogno di tornare in Europa. La scelta cadde su Udine, città abbastanza vicina sia alle sue valli del Vipacco, sia a Tarvisio e al Goriziano, da dove invece proviene Ada. Il resto è storia relativamente recente e ben nota a quanti, generazione dopo generazione, hanno trovato nei suoi negozi un punto di riferimento certo: dai professionisti, architetti in primis, agli studenti di ogni ordine e grado. “Capostipite” della Trost spa, è riuscito nel tempo ad espandere l’attività, fino a diversificarla nelle sue attuali tre ramificazioni: l’ingrosso, al Partidor, il dettaglio con il marchio “Giocarta”, in via della Rosta, e l’ulteriore negozio dedicato all’ufficio, in via Tavagnacco. A raccoglierne l’eredità è stato Alberto, il maggiore dei cinque fratelli, che ne ha raccolto la titolarità e che ci lavora con Anna, la più giovane di casa.

Grande appassionato di montagna, Trost lascia anche i figli Gabriella, imprenditrice, Carletto, artista, e Paolo, professore universitario a Bologna. I funerali saranno celebrati martedì, alle 10.30, nella chiesa di via Cadore. (l.d.f.)

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