Addio al colonnello Carnevale bandiera dello sport locale

CIVIDALE. Si è spento nella notte fra lunedì e martedì il colonnello Antonino Carnevale, figura molto nota in città sia per il suo ruolo professionale – esercitato in fanteria, anche nelle caserme cividalesi – sia per l’appassionato, infaticabile impegno profuso nel mondo dell’associazionismo sportivo. Avrebbe compiuto 78 anni fra qualche settimana, il giorno della vigilia di Natale.
E la comunità cittadina è in lutto: «Lo sport locale, la scherma in primis, perde un prezioso punto di riferimento», dichiarano, esprimendo il cordoglio dell’intera amministrazione, il sindaco Stefano Balloch e l’assessore allo sport Giuseppe Ruolo, il quale anticipa l’intenzione di «ricordare la figura del colonnello nel corso della serata “Giovani e sport” , in programma per il 22 dicembre al teatro Ristori». Nato in provincia di Frosinone, Antonino Carnevale – gentiluomo d’altri tempi – era arrivato in Friuli negli anni Sessanta, quando la presenza militare era ancora fortissima sul territorio: varie le caserme in cui operò, incluse, naturalmente, quelle cividalesi. Al raggiungimento dell’età della pensione, però, l’entusiasmo e l’operosità che lo hanno sempre contraddistinto lo spinsero a sperimentare una nuova esperienza lavorativa: per ben 19 anni diresse l’ufficio Siae di Gorizia. In parallelo profuse ampie energie in ambito sportivo, come detto: “galeotto” fu l’ambiente della scherma cividalese, approcciato non da praticante bensì – raccontano dalla famiglia – «da genitore accompagnatore». Una delle due figlie del colonnello, infatti, frequentava l’Accademia schermistica Fiore dei Liberi e Carnevale iniziò a collaborare, fino a diventare presidente del sodalizio. Rivestì la carica a lungo, approdando poi anche al Comitato regionale schermistico e pure alla Commissione propaganda della Federazione Italiana Scherma. La sua dedizione a queste attività volontarie gli valse, alcuni anni fa, la stella al merito sportivo.
I funerali dell’ufficiale, che lascia, oltre alle due figlie appunto, la moglie, tre nipoti e una sorella, saranno celebrati venerdì, alle 15, in duomo. —
L. A.
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