Addio a Zamparo artista e storico di Tavagnacco

Quando si dice enciclopedico forse si esagera. Ma un uomo poliedrico, dagli interessi più svariati - poesia, arte dell’intarsio, ricerca storica - come Giovanni Zamparo è difficile trovarlo. Si è spento a 81 anni uno degli artisti più eclettici del comune di Tavagnacco. Nato proprio a Tavagnacco nel 1935, Zamparo ha frequentato le scuole medie al Toppo Wassermann di Udine e le superiori all’Istituto tecnico Zanon. Nel 1954 si è diplomato geometra iniziando la pratica del lavoro sia in studi di architettura che nell’impresa Barbetti.
Nel 1967 ha vinto il concorso per l’Ufficio tecnico dell’amministrazione provinciale di Udine, dove ha lavorato con altri noti artisti quali Arrigo Poz, Giancarlo Tosolini e Antonio Badini.
Per lui la parola dordine era creatività. Zuan (il suo nome d’arte) la applicava nei campi più vari. In pensione dal 1992 non ha mai smesso di lavorare alle sue passioni. Realizzava quadri sui generis, assemblando essenze di legno, ricavate da scuretti, porte o mobili: queste essenze lignee sovrapposte componevano paesaggi e nature morte prendendo spunto dall’arte dell’intarsio. Scriveva per Il Glon, il periodico di Tavagnacco: trattava la vita passata, i personaggi e la storia del paese. «Ma scriveva anche poesie in friulano, amava leggere e documentarsi: era un uomo molto attivo - raccontano i familiari -. Non ha mai abbandonato la sua passione per la storia di Tavagnacco e per le sue origini». Ha collaborato con la Pro Loco per vent’anni e tra gli interessi che più coltivava c’era anche quello della vita tra i vitigni. «Era un uomo stimato e un papà affettuoso - ancora i familiari - ci teneva a concludere la sua vita nella sua casa, in via Matteotti, e ci è riuscito». I funerali si terranno questo pomeriggio alle 14.30 nella chiesa di Tavagnacco. (m.t.)
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