Addio a Moreno Da Ros, l’ex autista del prefetto

Era andato in pensione nel 2016 per dedicarsi alle passioni sportive e agli affetti a Sacile: Moreno Da Ros è stato tradito da un improvviso malore, martedì sera intorno alle 22, nella sua casa a Ronche. Inutili i soccorsi dei sanitari 118 in via Casello delle Acque, per l’ex poliziotto che è mancato a 54 anni. Un volto noto e stimato della questura della prefettura, dove aveva prestato servizio come autista dell’allora prefetto Maria Rosaria Laganà.
Classe 1964, nel 2016 era scampato in un incidente sull’A28 e dopo pochi mesi aveva scelto l’età libera della pensione, ma Da Ros non ha fatto i conti con un destino che l’ha tradito. Lascia la madre Bruna, la compagna Laura, i figli Prisca, Lorenzo e Christian, il fratello Luciano e tanti amici che non lo dimenticano.
«Una cuore d’oro e sempre generoso – l’ha ricordato ieri Sereno De Marco patron della Liventina Calcio –. Veniva allo stadio Sfriso per darci una mano con tanti altri amici: per esempio ha collaborato per interrare l’impianto di irrigazione nel vecchio campo. La sua perdita ci addolora tanto».
Nella squadra Ac Zaccariotto, in Veneto, aveva giocato con gli “Amici del calcio” per qualche anno e si era avvicinato poi alle giovanili della Sacilese Calcio. «Moreno era un grande amico dell’ex Sacilese e anche della Nuova Sacilese 1930 – è il ricordo di Vincenzo Lisetto, vice presidente della Nuova Sacilese –. La morte di Moreno mi prende in contropiede: ci eravamo sentiti un mese fa». L’architetto Francesco Gottardo lo ricorda nelle serate con il club biancorosso. «Simpatico, socievole, generoso – ha rievocato Gottardo –. Moreno era sempre pronto a dare una mano: era un amico autentico della Sacilese».
Lo sport, le serate sociali e il lavoro sull’asse Sacile-Pordenone fino a tre anni fa. Da Ros aveva lasciato la polizia da assistente capo a 51 anni, in settembre 2016: sei mesi prima era sopravvissuto a un incidente sull’autostrada tra Porcia e Fontanafredda. Era uscito di strada e schiantato contro il guard-rail rimanendo gravemente ferito era stato ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Pordenone. Da Ros stava ritornando da una festa ad Arzene, era al volante della sua Fiat Marea diretto a Sacile quando aveva perso improvvisamente il controllo del veicolo ed era finito contro una cuspide mobile. Si era salvato per miracolo grazie alla mobilitazione immediata della macchina dei soccorsi.
L’ultimo saluto all’ex poliziotto domani nella chiesa San Michele a Ronche alle 15. Il rosario questa sera alle 19. –
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