Addio a Edi Fantini, re delle pratiche auto

UDINE. Trasporto friulano in lutto per la scomparsa dell’imprenditore udinese Edi Fantini, 64 anni, attivo nel settore delle pratiche automobilistiche da oltre quarant’anni. Dopo aver lottato a lungo e con determinazione contro una grave malattia ed esserne uscito, si è spento in pochi giorni per colpa di un’infezione, lasciando nello sconforto familiari, amici, collaboratori e tutti coloro che avevano avuto modo di apprezzarne le doti umane e professionali.
Gli studi e il lavoro
Nato a San Daniele del Friuli il 7 marzo del 1951, Edi Fantini trascorse la sua infanzia in città, in via Pisino e sempre in quella zona frequentò le scuole. Per gli studi superiori scelse l’istituto Malignani. E, subito dopo il diploma e il servizio militare, entrò nel mondo del lavoro, quando non era ancora ventenne. Ad assumerlo fu la storica agenzia di pratiche automobilistiche Pittana che aveva sede in viale Venezia.
Dopo diversi anni, quando il titolare andò in pensione, Fantini rilevò l’attività insieme ad altri due dipendenti e continuò la sua esperienza lavorativa, fino alla fine degli anni Novanta, quando decise di mettersi in proprio. Nel 1998 aprì la “Consulenze automobilistiche snc” in via della Roggia specializzandosi unicamente nel trasporto di merci su strada. Ed è così che, in tanti anni di lavoro, Edi Fantini venne a contatto, da Tarvisio a Gorizia, con tutte le aziende dotate di camion o furgoni, dalle più piccole alle più grandi.
I sogni da realizzare
«Era andato in pensione da pochi anni - racconta la sua amata Daniela, compagna di vita, socia e amica - e in questo periodo, mentre cercava di lasciarsi alle spalle la malattia, voleva realizzare tre sogni: sposarsi ai Caraibi, passare l’attività ai nostri tre dipendenti (che per noi sono come tre figli) e successivamente andare a vivere a Formentera, per finire la vita in riva al mare, ma non gli è stato concesso».
La più grande passione di Edi era quella di viaggiare. Nella sua vita aveva girato il mondo e aveva lasciato il cuore nelle isole più belle della Polinesia e anche ad Antigua (Piccole Antille) così congeniali al suo carattere solare e sportivo. Per anni impegnato sui campi da calcio, dapprima con importanti squadre locali e successivamente con gli amatori, si dedicò anche al ciclismo, alla pesca e ora avrebbe voluto iniziare a giocare a golf. Adorava Valentino Rossi.
Il ricordo
«Ha amato la vita e il suo lavoro, dal primo all’ultimo giorno. Trascorrevamo insieme ogni minuto da più di vent’anni e lui aveva sempre il sorriso. Era un grande uomo» ricorda ancora Daniela. E Davide, Federico e Cristian, i “ragazzi dell’agenzia”, confermano: «Non solo ci ha insegnato il mestiere - dice infatti Davide -, ma ci ha cresciuto professionalmente e umanamente. E noi per questo gli saremo grati per tutta la vita. Per tutto quello che abbiamo dobbiamo dire grazie a lui. E penso di poter parlare anche a nome dei miei due colleghi e amici. E infatti l’agenzia per noi non è solo un posto di lavoro, ma qualcosa di più».
L’ultimo saluto
I funerali di Edi Fantini - che lascia, oltre alla compagna Daniela, la figlia Eleonora da tempo residente all’estero - saranno celebrati lunedì 1 giugno, alle 15.30, nella chiesa del Sacro Cuore, in via Cividale, parrocchia in cui l’imprenditore trascorse la sua infanzia. Il corteo funebre partirà dalla camera mortuaria dell’ospedale Santa Maria della Misericordia.
A chi vuole onorare la memoria di Edi Fantini si chiede di non acquistare fiori, ma di fare una donazione in busta chiusa (da consegnare nell’ufficio di Edi, in via Zugliano 4 a Udine) al reparto di Chirurgia del Santa Maria della Misericordia, dove è stato amorevolmente curato. «A tutti loro - riferiscono i familiari che hanno scritto un necrologio semplice come un saluto “a tutte le persone a cui ha voluto bene e tutte quelle che gli hanno voluto bene”, proprio come aveva chiesto lui - Edi avrebbe voluto dire grazie. E in particolare al dottor Roberto Petri».
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