Addetto alle pulizie in manette per furto

Quando hanno finito il turno, tre giovani infermieri dell’ospedale di Portogruaro hanno trovato due armadietti violati: erano stati scassinati e, all’interno mancavano uno zainetto e una borsetta. Il teatro del furto, che ha portato all’arresto di T.O. 34 anni di Caorle, incensurato, dipendente della cooperativa Noncello (che ha l’appalto delle pulizie dell’ospedale), è stato lo spogliatoio del personale del Pronto soccorso.

I dipendenti dell’ospedale si sono insospettiti perché, poco prima era stato visto sul luogo del furto l’inserviente e perché la forzatura dell’armadietto sembrava fatta da qualcuno che aveva avuto il tempo per agire. Le ricerche si sono concentrate sul 35enne che era ancora in ospedale quando sono arrivati i carabinieri. Gli uomini dell’Arma, rintracciato il giovane inserviente, lo hanno perquisito trovandogli addosso parte della refurtiva: una carta Postepay circa 120 euro in contanti e i documenti delle vittime.

Gli ulteriori accertamenti hanno portato a ritrovare anche quello che l’addetto alle pulizie aveva già gettato nei cassonetti della spazzatura. A quel punto l’uomo è stato arrestato per furto continuato, aggravato e la refurtiva restituita agli infermieri. Ieri mattina al tribunale di Pordenone, davanti al giudice Piera Binotto e al pm Andrea Del Missier, si sono tenuti la convalida e il processo per direttissima. L’uomo – difeso dall’avvocato Luigi Bonomo – ha patteggiato 4 mesi e 10 giorni di reclusione e 200 euro di multa, pena sospesa.

Sempre i carabinieri di Portogruaro hanno arrestato una coppia – lui 31 e lei 22 anni – mentre tentava di compiere un furto da Oviesse al centro Commerciale Adriatico 2. Arrestati e subito liberati: sarebbero gli stessi autori di un furto compiuto la settimana precedente, sempre in ospedale a Portogruaro. —

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