Accordo raggiunto, i medici di famiglia potranno fare il tampone: ecco quanto costerà e come prenotarsi

Il costo dei tamponi che potranno essere effettuati dai medici di famiglia sara' a carico dello Stato e non del paziente

Via libera all’accordo con i medici medici di famiglia per i tamponi rapidi. La firma è arrivata dopo  trattative che hanno avuto come nodo principale quello di rendere l'esecuzione dei tamponi su base volontaria. Su questa posizione sono rimasti schierati i sindacati Snami e Smi mentre per Intesa sindacale c'è proprio una contrarietà rispetto all'operazione così come concepita.I tre sindacati al momento (ma sono possibili cambi di rotta dell'ultimo momento), a quanto si apprende avrebbero deciso di non firmare. Contraria anche la Cgil Medici. A sottoscrivere l'accordo sarebbe al momento solo la Fimmg (che ha il 63% di rappresentatività).

In ogni caso, tanto basta per l'ok all'accordo che, come anticipato l'altro ieri, stabilisce che per tutta la durata dell’emergenza Covid i mmg integreranno tra i loro compiti (e quindi saranno obbligati se sussistono le condizioni per farlo) l’effettuazione dei tamponi rapidi o di altro test di sovrapponibile capacità diagnostica prevedendo l’accesso dei pazienti su prenotazione e previo triage telefonico.

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Udine 20 agosto 2020 Tamponi drive al Gervasutta ©Foto Petrussi

L’accordo prevede una remunerazione per i medici di famiglia di 12 euro se il tampone rapido antigenico viene effettuato al di fuori dallo studio (ad esempio nelle Case della Salute, in locali predisposti dalle Asl, nei tendoni della Protezione Civile, etc.) mentre saranno riconosciuti 18 euro se il test viene effettuato nello studio del medico. Studi che chiaramente dovranno essere organizzati. È previsto anche che si possano fare al domicilio del paziente.

Quanto costa. Fare un tampone rapido dal medico di famiglia costerà 18 euro se eseguito nello studio del professionista. Se invece verrà somministrato in una struttura delle asl al medico saranno pagati 12 euro. L'accordo con i sindacati dei medici convocati oggi pomeriggio dalla Sisac (Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati) non è ancora stato firmato poichè alcuni punti sono in discussione ma la sigla dovrebbe arrivare in serata. Il testo, che confluisce nell'Accordo collettivo nazionale stralcio (il contratto di lavoro dei medici convenzionati), prevede l'obbligatorietà per tutti i medici di medicina generale di eseguire i test rapidi.

Il costo dei tamponi che potranno essere effettuati dai medici di famiglia sara' a carico dello Stato e non del paziente. E' quanto apprende l'Ansa. A questo scopo -sono stati stanziati 30 milioni di euro. Dopo l'avvio di ieri, intanto, la trattativa tra i medici di famiglia ed il Governo prosegue.

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