Acciaieria, già eliminate 72 mila tonnellate di scorie

CIVIDALE. Per anni la rimozione del “mostro” è parsa un miraggio. Poi però, fortunatamente, le cose si sono messe a girare per il verso giusto, fino a toccare il sospirato epilogo: l’enorme cumulo di scorie di lavorazione che campeggiava a ridosso dello stabilimento dell’Acciaieria Fonderia Cividale è, oggi, solo un ricordo. Con un lieve ritardo sul cronoprogramma (che fissava il termine dell’operazione al dicembre 2012) l’azienda ha concluso le attività di smaltimento: sono state eliminate ben di più delle 72 mila tonnellate stimate all’avvio delle attività.
«La fine lavori – rende noto l’assessore all’ambiente del Comune di Moimacco, Luca Railz – ci è stata comunicata dall’impresa, tramite una lettera inviata alla nostra amministrazione e a quella di Cividale. Nella missiva la proprietà evidenzia che sta procedendo regolarmente pure l’autocontrollo delle emissioni in atmosfera e degli scarichi idrici: tutti gli accertamenti eseguiti evidenziano il rispetto dei limiti fissati dal decreto di autorizzazione integrata ambientale. Nel corso del 2012, inoltre, l’acciaieria ha conseguito la certificazione ISO 14001 per il sistema di gestione ambientale. Rimangono adesso da attuare interventi sulla viabilità e sulla rete fognaria, che partiranno nei prossimi mesi. Per aprile – conclude – è in calendario una visita ispettiva dell’Arpa Fvg, che attuerà i controlli previsti dall’Aia 2013».
Nell’insieme, dunque, un panorama che induce il Comune di Moimacco al plauso: «Esprimiamo compiacimento – commenta ancora l’assessore Railz –: l’industria ha onorato gli impegni assunti, raggiungendo i traguardi stabiliti in linea con la tempistica preventivata. E’ una svolta importante. Noi, naturalmente, continueremo a prestare massima attenzione al problema dell’inquinamento dell’aria». Grande soddisfazione, ovviamente, pure tra le fila della giunta cividalese, che qualifica il risultato come «uno dei principali successi delle due amministrazioni locali coinvolte nella problematica».
«Si chiude, in maniera positiva – dichiara il sindaco Stefano Balloch –, una vicenda lunga, trascinatasi per vent’anni. L’opera, eseguita entro i termini concordati con il Comune di Cividale e con quello di Moimacco, ha richiesto all’Acciaieria un investimento ingente, messo a segno, fra l’altro, in un frangente di generale difficoltà economica. La scoria vecchia, adesso, è stata completamente eliminata, e i nuovi residui – proprio grazie ai lavori messi a segno – risultano non più scorie, appunto, bensì semilavorati: possono, di conseguenza, essere in ampia percentuale riciclati e reimmessi sul mercato. Un processo virtuoso, insomma, del quale non possiamo che rallegrarci».
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