“Acchiappafantasmi” a Col Badin: i misteri del forte attirano i ricercatori

Due giorni di ricerche dei tecnici dell’Epas: nascerà un documentario sulla struttura che nel 1917 fu teatro di una battaglia

CHIUSAFORTE. Ombre, movimenti e strane presenze intorno al Forte di Col Badin. Ci sono fenomeni che attendono di essere conosciuti e spiegati nei sotterranei del baluardo difensivo costruito dal Regio esercito contro “l’alleato” asburgico, tra il 1904 e il 1907.

A provarci sarà un gruppo di ricercatori del paranormale. Si tratta di una decina di rappresentanti dell’Epas – l’acronimo sta per Europeran paranormal activity society, l’associazione fondata nel 2011 da Massimiliano Maresca, impegnata nella riscoperta dei luoghi storici circondati da leggende e misteri, che fra oggi e domani saranno impegnati in una serie di sopralluoghi e di riprese all’interno della struttura difensiva che fu sede di una violenta battaglia il 29 ottobre 1917 con il 30° battaglione Feldjager.

Alla ricerca di ombre e spettri: ecco gli acchiappafantasmi in azione a Chiusaforte


A caccia di fantasmi in Friuli, dunque? Gli interessati spostano l’oggetto dei loro interessi su terreni meno fantasiosi e più scientifici. «Non siamo occultisti – mette in chiaro Marcello Chichinato, responsabile del direttivo nazionale Enpas – ma un gruppo di ricerca.

Le nostre attrezzature ci permettono di rilevare fonti di energia anomale, campi elettromagnetici di dubbie origini, sorgenti di calore inspiegabili con criteri naturali o fisici. Abbiamo effettuato studi su numerosi siti storici e, avendo ricevuto un paio di segnalazioni che si riferivano a Col Badin, abbiamo deciso di occuparcene».

Una delegazione dell’associazione, che per le sue ricerche sull’isola di Poveglia è stata citata dall’università Ca’ Foscari di Venezia e ripresa dalla trasmissione Voyager, entrerà in azione stamane. «Ci ritroveremo alle 9.30 davanti al municipio di Chiusaforte, dove incontreremo un rappresentante dell’amministrazione comunale che ci accompagnerà al Forte – annuncia Chichinato – poi avvieremo una serie di ricerche».

Oltre allo studio preliminare delle fonti storiche accreditate, alle interviste e al sopralluogo, effettueranno anche una ricerca strumentale con riprese audio e video. Lavori che saranno effettuati durante la giornata di oggi, ma anche in notturna per verificare la presenza di fenomeni paranormali.

Nel corso della giornata i componenti dello staff gireranno un documentario per raccontare la storia e il ruolo della struttura militare.

«Durante il giorno impiegheremo videocamere e fotocamere per realizzare il documentario – racconta Chichinato –, nelle ore notturne utilizzeremo macchine fotografiche modificate, capaci di registrare immagini oltre lo spettro visibile, spingendosi dall’ultravioletto all’infrarosso, e di registrare anomalie che saranno analizzate da un laboratorio di analisi fotografica forense».

«Non andiamo a caccia di fantasmi, spettri e quant’altro. Noi non siamo ghost hunters» spiegano i fondatori, Massimiliano Maresca e Giuseppe Ferrara.

«Siamo ricercatori del mistero a 360 gradi – aggiungono – e in quanto tali, oltre a raccontare leggende e misteri legati al territorio, effettuiamo sopralluoghi in prima persona. Con l’ausilio di strumentazioni tecniche adattate alla tipologia di attività – aggiungono –, cercheremo di approcciarci alle leggende che ammantano la fortezza, smentendo o appurando eventuali fenomenologie di natura Fortiana (paranormale), non per alimentarne il proliferare, ma al fine di poter rivalutare dal punto di vista storico e culturale sia la struttura che i luoghi circostanti rispettando la storicità, veridicità e sacralità artistica e culturale del luogo e dei suoi abitanti e visitatori, per far conoscere la realtà di un altro sito del nostro paese a chi ancora non ne è a conoscenza sensibilizzandone e valorizzandone ulteriormente il lustro, la notorietà e il pregio storico culturale».

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