Acceso il tripode al sacrario di Oslavia

«Il Milite Ignoto eretto per onorare il sacrificio dei tanti soldati italiani caduti sul fronte di guerra rimane il simbolo di unità nazionale che ci deve vedere tutti solidali nell’affrontare le nuove sfide del nostro tempo. Sfide che riteniamo determinanti nel creare una coscienza civica sempre più matura che ci dia la forza di comprendere la complessità dei problemi che ci circondano».
Questo il saluto del cappellano militare della Brigata “Pozzuolo del Friuli” e assistente spirituale regionale interforze don Sigismondo Schiavone. Egli ha officiato la messa al sacrario di Oslavia in occasione della ricorrenza dei defunti: sacrario dove nel tardo pomeriggio di ieri è arrivata la Fiaccola alpina della fraternità, giunta alla 65° edizione, portata dalle penne nere di Gorizia in segno di omaggio e ricordo dei Caduti. Per il Comune c’era l’assessore al Welfare Silvana Romano e, con lei, i rappresentanti dell’Esercito e di tutte le associazioni combattentistiche e d’arma. «È doveroso fare un esame di coscienza generale nel domandarsi quale realtà sociale e culturale stiamo consegnando alle nuove generazioni - ha sottolineato ancora don Schiavone - nel ritrovare la strada per riprendere il cammino dell’onestà e della rettitudine. È possibile educare nella legalità senza educare nella moralità? Esiste una connessione profonda tra queste due qualità che devono camminare di pari passo nella continua ricerca del bene comune. Un bene che si inquadra in un contesto allargato a tutti gli strati della società, specialmente a quelli più poveri. Un impegno lo sentiamo ogni giorno più pressante nel mantenere fede al nostro credo – ha affermato don Sigismondo – che ci deve spingere ancora più vigorosamente ad attivarsi sul fronte dell’aiuto ed alla solidarietà. Questo significa dare onore ai nostri caduti che proprio nel milite ignoto ritrovano il retaggio più luminoso del loro sacrificio per un’Italia più giusta. Procediamo su questa strada – ha concluso – implorando la protezione celeste che ci aiuti a rimanere degni dei nostri compiti e delle nostre responsabilità».
Al Sacrario di Oslavia è stato acceso il tripode con la deposizione delle corone da parte della locale sezione degli alpini e dell’associazione Amici della Croce nera austriaca. La messa è stata celebrata dal cappellano militare don Sigismondo Schiavone e accompagnata dal coro Cai “Monte Sabotino” L’incontro ha rispettato tutte le prescrizioni di prevenzione sanitaria. La Fiaccola resterà al Sacrario fino al 4 novembre quando ripartirà alla volta del Sacrario militare di Redipuglia. —
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