Abusivi sugli stalli dei medici: tolleranza zero contro i furbetti

UDINE. I più spregiudicati ignorano il cartello sul quale giganteggia la croce rossa e parcheggiano disinvoltamente negli stalli riservati al personale sanitario. I più cauti azionano le quattro frecce e fanno lo stesso, in barba al senso civico. Risultato: i medici di medicina generale che prestano servizio in ambito cittadino, e sono oltre una novantina, devono peregrinare in cerca di un parcheggio nonostante i permessi rilasciati dal Comune ed esibiti sul cruscotto prima di poter raggiungere i pazienti, a casa o in ambulatorio.
Parte così la protesta dei medici di base contro i furbetti e fioriscono rivendicazioni cui fa sponda la campagna promossa dal Comune che intende intensificare i controlli e moltiplicare le sanzioni (con o senza le quattro frecce la multa è di 41 euro).
Su tutti è la testimonianza del dottor Paolo Zaghis a emergere. «Mi faccio voce dei circa 90 medici che offrono servizio di pubblica utilità a Udine - esordisce – da oltre 20 anni esercito la professione con un ambulatorio nel centro città, dopo lunghe lotte, abbiamo ottenuto il diritto (autorizzato dal sindaco, dalla polizia municipale e dal presidente dell’Ordine) di parcheggiare e circolare in aree “riservate”.
All’inizio – continua Zaghis – le norme venivano più o meno rispettate, oggi i parcheggi riservati al personale sanitario sono occupati da tutti tranne da chi è autorizzato, e se noi medici facciamo notare questo al furbetto di turno veniamo presi a pedate in faccia. Più volte ho segnalato questo malvezzo alla polizia municipale.
Chi prende una multa – conclude - generalmente, evita di ripetere lo stesso errore e basterebbe pochissimo: meno inquinamento alla ricerca di un parcheggio (dovuto per legge) e meno arrabbiature del medico e dei nostri pazienti perché arriviamo tardi in ambulatorio, non certo per colpa nostra».
Stesso dicasi per le visite domiciliari, conferma il collega Raffaele di Cecco. «Gli stalli riservati, segnalati in città con la riga gialla sull’asfalto e il relativo cartello già sono insufficienti per coprire le necessità, se poi quando dobbiamo svolgere il nostro lavoro ed effettuare visite a domicilio, e di solito capita almeno tre o quattro volte al giorno, dobbiamo andare in cerca di un parcheggio perché quelli che sono dedicati risultano indebitamente occupati, allora ci riesce difficile fare il nostro lavoro che, con i picchi influenzali nei mesi invernali, è dettato da tempi molto stretti».
Un tema questo che l’assessore comunale alla mobilità e all’ambiente Enrico Pizza non esita ad abbracciare, garantendo un supporto alle legittime richieste dei medici. «È un fenomeno che si sta notando e una campagna di dissuasione nei confronti di comportamenti che ostentano poco senso civico fatta di controlli mirati e multe – commenta Pizza – può essere persuasiva. Per questo – sotolinea l’assessore - invitiamo i medici a segnalare questi casi e a indicare dove si verificano, aiutando la polizia su controlli mirati, visto che alcune zone sono più soggette di altre.
Questo tipo di stalli – conclude l’assessore, come quelli riservati agli autobus e ai portatori di handicap, vengono assegnati in virtù di una funzione pubblica, occuparli senza averne titolo significa interrompere un servizio al cittadino, è giusto quindi sanzionare in maniera decisa questi comportamenti».
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