Abbassa la saracinesca Pineider di via Gemona: altro malinconico addio

Dall’88 Maurizio Bertolini “firmava” la carta intestata della Udine bene. Punto di riferimento anche per penne, borse e cancelleria di pregio 

UDINE. Fuori tutto, signore e signori si chiude. Dopo Paolo, del Duomo, saluta il cuore di Udine un altro amico di penna, Maurizio, di Pineider, in via Gemona.

Ancora una serranda che si abbassa non solo su un negozio, ma su un mondo, quello della cartoleria di pregio, che sta sfumando, sconfitto nell’impari lotta con la cosiddetta modernità e i suoi strumenti.

Un tramonto malinconico per quelli che alle elementari affrontavano la prova del “dettato e bella scrittura” e che hanno coltivato negli anni la passione per la scrittura con la stilografica.

Ma Pineider – Charta di Maurizio Bertolini – classe 1961, mantovano d’origine, ha imparato l’arte nell’oreficeria del nonno – non lascia solo un’indelebile scia d’inchiostro.

“Un angolo fiorentino in Mercatovecchio” titolava il Messaggero Veneto nel settembre 1988, quando Mauri e mamma Anna inaugurarono la prima sede del prestigioso marchio tra via Sarpi e vicolo Sillio, un simbolo di sicurezza nell’arte rilievografica, con la tradizionale produzione di carta esclusiva e originale Pineider, dai biglietti da visita a rilievo alle partecipazioni di matrimonio, dalla carta da lettere personalizzata alla carta fatta a mano.

Ma anche una garanzia nella pelletteria di qualità, dalle borse agli zaini, dai portafogli ai portachiavi, dalle cartelle – lavoro ai servizi per scrivania, dagli astucci alle cinture.

Gli anni Novanta, quelli del trasferimento sotto i portici davanti a Bankitalia (luglio 1991), sono stati quelli d’oro, con l’offerta allargata ai brand più prestigiosi non soltanto nel campo della scrittura (da Montblanc a Omas, da Aurora a Montegrappa, da Parker a Waterman, da Visconti a Faber Castell, da Piquadro a Spalding & Bros).

«Anni gloriosi per Udine – ricorda con nostalgia Mauri –, tanta gente a passeggio in centro, negozi frequentati, il mio da clientela proveniente anche da Austria e Germania, punto di riferimento per regali di compleanno, di Natale, di laurea, aziendali. Da me sono passati i migliori nomi di quel tempo, dalla politica all’imprenditoria, industriali, professionisti e anche la nobiltà storica della regione».

Un nome su tutti: Carlo Melzi, «il cliente più importante. Si rivolgeva a me per tutto, dai biglietti personali alla carta intestata da imprenditore, da presidente di Assindustria, da presidente della Provincia».

Poi la crisi, strisciante, inesorabile: «La città “svuotata” dai centri commerciali, il cuore di Udine che perde il fascino di emporio variegato nell’offerta e nella qualità dei prodotti. E la concorrenza del mondo internet, che divora, implacabile, sempre più quote di mercato.

Va anche detto che il 25enne di oggi non è più quello del 1990, per la laurea o il compleanno non desidera più una stilografica o una borsa in pelle. Se guardiamo, poi, alle partecipazioni di matrimonio, oggi si fanno via mail o con il telefonino».

Sabato 27 luglio calerà il sipario sul mondo di “Mauri”, per oltre 30 anni amico di penna competente e disponibile, serio e paziente con tutti e di tutte le età. Andare avanti così non era più possibile. Si volta pagina. «Cosa farò domani? Ancora non lo so, vedremo che opportunità ci saranno, visto che la pensione è ancora molto lontana».


 

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