A Vistorta l’ultimo saluto alla contessa Brandolini d’Adda

SACILE. «La contessa Marie avrebbe voluto tutti intorno a sé». La gente di campagna e il Gotha della nobiltà internazionale saranno a Vistorta il 5 giugno, per l’ultimo saluto alla splendida Marie Angliviel de la Beaumelle Brandolini d’Adda.
È mancata il 30 maggio, a Parigi, divorata da un male che non lascia scampo, a 50 anni. Vissuti con la lievità della grazia e del sorriso: che si è spento troppo presto. Per la bellissima e solare moglie del conte Brandino Brandolini d’Adda, il tempietto cristiano tra i campi, a due passi dalla villa Brandolini d’Adda è stato scelto per la cerimonia funebre. Nella luce del mattino, il parroco don Benito Introvigne pregherà per Marie che, in contrada Vistorta tutti hanno nel cuore.
«Si monteranno gli altoparlanti nel tempio dedicato alla Trasfigurazione di Gesù – prevedono i contadini che lavorano nei vigneti della tenuta Vistorta –. Quello che ricordiamo è il sorriso della bella contessa: semplice e gentile con tutti. Amava Vistorta, profondamente».
Una donna straordinaria e «bella anche nell’anima», la ricordano gli amici a Vistorta e Venezia. Aveva anche creato una linea di oggetti in vetro, ma il “buen retiro” dagli impegni veneziani era la villa circondata del magnifico parco. Marie e Brandino vivevano a Venezia, a palazzo Brandolini, all’ultimo piano del palazzo affacciato sul Canal Grande. La tenuta di campagna era rimasta nel cuore della coppia, dove il conte Brandino dirige l’azienda-leader del “rosso Vistorta”, il vino blasonato che esporta nel mondo.
Marie Angliviel de la Beaumelle era arrivata in villa nel 1987, dopo il matrimonio a Parigi: figlia di Armand Angliviel de la Beaumelle e Béatrice Juliette Ruth de Rothschild. Borghesia francese e aristocrazia europea, nelle nozze con il figlio di Cristiana Agnelli e di Brando Brandolini d’Adda conte di Valmareno. Una matrimonio da favola e felice per una delle coppie più glamour della Laguna. Madre attenta di Guido, Marcantonio e Gioacchino, sempre presente nella scena veneziana, appassionata d’arte.
Innamorata di Venezia e di arte, si era entusiasma per il lavoro dei vetrai, vanto della Laguna. Crea i “goti di Marie”, progetta e realizza bicchieri, vasi da fiori soffiati a bocca, unici e firmati.
«Era una donna straordinaria, che non si è mai arresa, nemmeno nei mesi terribili della malattia». A Vistorta il dolore dello staff dell’azienda cade nel silenzio della riservatezza. Un microcosmo al centro delle cronache dello show-biz quattro anni fa, per le nozze country chic di Coco, sorella di Bianca e cugina di Lapo Elkan. La villa ha aperto le storiche cantine, il parco e la serra di orchidee domenica scorsa. Ieri era in lutto, per la contessa Marie.
Chiara Benotti
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