A Udine Stiria, Carinzia e Istria per Friuli Doc: nella mappa le vie Poscolle e Gemona

UDINE. Friuli Doc si allarga e torna a ospitare i nostri “vicini di casa”. Confermati gli stiriani in via Aquileia, per la 25ª edizione della kermesse, in programma dal 12 al 15 settembre, sono attesi anche i carinziani in via Gemona e gli istriani sloveni e croati in via Poscolle. «Sarà una manifestazione senza confini - ha detto l’assessore ai Grandi eventi, Maurizio Franz - perché il nostro obiettivo è quello di promuovere Udine non solo all’interno dei confini regionali, ma soprattutto fuori.
Per questo puntiamo a organizzare diversi appuntamenti di caratura internazionale e ci concentreremo sulla promozione all’estero come abbiamo già fatto anche in occasione degli Europei under 21 con il track che ha visto una collaborazione con Trieste che sarà riproposta anche a Friuli Doc quando un treno storico collegherà il capoluogo friulano con quello della regione».
Le eccellenze
Friuli Doc torna a essere sempre più internazionale quindi ma al centro della manifestazione ci saranno le eccellenze friulane. «Vogliamo che i nostri prodotti simboli diventino protagonisti e quindi abbiamo avviato il dialogo con i consorzi in particolare del prosciutto e dei vini che rappresentano al meglio la nostra terra e che sono i migliori ambasciatori del Friuli nel mondo ha sottolineato Franz -. Insieme all’università organizzeremo una serie di convegni dedicati proprio ai nostri prodotti e avremo a disposizione alcune location storiche come i palazzi Toppo Wassermann, Antonini-Maseri e Caiselli. Vogliamo che chi parteciperà a questa 25ª edizione possa apprezzare le nostre eccellenze».
La mappa
Anche in considerazione del fatto che il centro cittadino sarà a breve interessato dall’apertura dei cantieri per il rifacimento di via Mercatovecchio («al momento non abbiamo considerato la storica via del centro nella mappa perché ci sono troppo incognite legate anche al tempo, ma se dovessero concludersi i lavori in anticipo la utilizzeremo») e di via Aquileia e che, pertanto, queste vie tradizionalmente inserite nell’area della manifestazione non potranno essere utilizzate è stata anche modificata la geografia della kermesse.
«Lo scorso anno abbiamo esteso la festa a via Aquileia ed è stato un successo grazie anche al traino della Stiria in piazzetta del Pozzo e alla Patata di Godia all’inizio della via sul lato di via Gorghi - ha spiegato Franz -. E quest’anno abbiamo deciso di proseguire nella stessa direzione premiando quei borghi che si sono attivati dimostrando di voler partecipare alla manifestazione come Poscolle e Gemona».
Nella nuova mappa di Friuli Doc, approvata ieri dalla giunta ecco quindi che sono state incluse: via Gemona da via Giovanni da Udine a piazzale Osoppo; via Poscolle dall’intersezione con via Del Gelso e via Zanon a piazzale XXVI Luglio; l’area di sosta tra vicolo Sillio e via Caselli e via D’Aronco; l’area pedonale di Largo dei Pecile; e via Aquileia dall’intersezione con via Gorghi e via Piave all’intersezione con via Zoletti.
L’anticipazione
L’assessore Franz ha ricordato anche la cena in programma mercoledì 12 giugno in castello che si chiamerà “Aspettando il 25° Friuli Doc”. Un’iniziativa voluta dal Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori, nato nel 2000 grazie a 20 tra i migliori ristoranti del Fvg con l’obiettivo di promuoversi e dare visibilità ai piatti della tradizione.
Accanto a una cena con i piatti della tradizione (evento che sarà a pagamento e con posti limitati, con il Consorzio che celebrerà il suo incontro annuale), l’evento vedrà la premiazione di chi, 25 anni fa, contribuì alla nascita di Friuli Doc. «Ci sarà un riconoscimento alla memoria di Claudio Mussato – ha anticipato Franz – perché fu lui a indire la prima kermesse del gusto in città e visto che l’idea nacque da Confartigianato consegneremo un riconoscimento anche a Guglielmo Biasutti».
L’obiettivo
«Quello che ci interessa di più - ha assicurato Franz dopo le polemiche in consiglio comunale per l’obiettivo annunciato del milione di visitatori - è promuovere Udine e il Friuli con i suoi prodotti di eccellenza ma è chiaro che vogliamo anche crescere. Se lo scorso anno siamo arrivati a stimare una presenza di 700 mila persone ci auguriamo di fare meglio sperando nel bel tempo».
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