A processo per truffa Il prof Agostinis sospeso dal Malignani

Il rinvio a giudizio per truffa ai danni dello Stato costa la sospensione dal servizio al “prof” dell’Isis Malignani Andrea Agostinis, il 55enne tolmezzino (ma residente a Udine) che dal 2006 al 2012 ha sottoscritto al posto della moglie contratti come insegnante di musica, mentre la donna era in stato vegetativo in una stanza dell’ospedale Gervasutta.
A ricostruire la vicenda è la Procura di Tolmezzo. Ma a sospendere dal servizio Agostinis (cui è corrisposta la metà dello stipendio) è l’Ufficio scolastico regionale. Un procedimento preso a processo ancora in corso e senza neppure una sentenza di primo grado depositata, perché i reati commessi sono stati considerati anche nell’accezione “morale”. In sostanza il servizio di educatore è diventato incompatibile alla luce delle accuse mosse dalla Procura. Ecco perché Agostinis non può più insegnare. Ma non è finita. Perché se le contestazioni saranno confermate nei tre gradi di giudizio, la conclusione del procedimento prevede il licenziamento.
Le imputazioni, a quanto pare, sono circostanziate. Mentre la moglie di Agostinis si trovava in una stanza del Gervasutta in stato vegetativo, lui andava nelle scuole della provincia a sottoscrivere al suo posto contratti di lavoro come insegnante di musica. Naturalmente, omettendo di svelare le reali condizioni di salute della donna e premurandosi anzi di produrre i certificati attestanti l’idoneità fisica all’insegnamento di volta in volta rilasciati da medici dell’Ass 4 “Medio Friuli”. Salvo poi, all’inizio di ogni anno scolastico rovesciare le carte, inviando agli istituti reiterate richieste di malattia. Così per la bellezza di cinque anni scolastici e, stipendio dopo stipendio, per oltre 65 mila euro. Tutti finiti dritti nelle sue tasche, in quanto amministratore di sostegno della moglie. Agostinis, professore al Malignani, è già noto alle cronache per essere stato a torto sospettato di coinvolgimento nel caso Unabomber. Accuse poi cadute, ma ora la Procura di Tolmezzo gli contesta la truffa, falsità ideologica, sostituzione di persona, falsa dichiarazione sull’identità altrui e abuso d’ufficio.
Michela Zanutto
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