«A Pordenone la spesa meno cara d’Italia»: lo dice Altroconsumo

Una famiglia media può risparmiare più di mille euro l’anno. L’Ascom: «E’ il segnale di un’economia non più florida»

PORDENONE. A Pordenone fare la spesa costa meno di quanto spendono i consumatori nelle altre città italiane. Lo dice Altroconsumo che, annualmente, analizza i costi dei prodotti nelle catene di supermercati, iper e discount, differenziandoli a seconda che si tratti di marchi commerciali o meno.

Se una spesa media in Italia, all'anno, è di 6.320 euro (come dice l'Istat), a Pordenone si arriva a spendere mediamente 5.110 euro. Rispetto alla spesa media di una famiglia italiana, in città si possono risparmiare oltre mille euro l’anno.

Anche frequentando il punto vendita più caro rilevato in città, la spesa verrebbe a costare 6.160 euro, cioè comunque sotto la media nazionale.

Dall'analisi si evince che a Pordenone scegliendo il supermercato meno caro si risparmia 1.050 euro, se ci si affida a prodotti a marchio commerciale il risparmio supera i 1.700 euro e infine scegliendo il discout il risparmio massimo è di 3.250 euro.

Anche a Treviso il risparmio massimo sfiora i mille euro, a Verona e Asti siamo intorno agli 800 euro all’anno. In molte altre città, comunque, si può risparmiare rispetto alla famiglia media: a Pistoia, a Firenze, a Pisa, a Verona, ad Asti.

Poco competitive, invece, Sassari, Foggia, Roma, Cagliari, Frosinone, Avellino, Ascoli Piceno e, in particolare, Genova e Aosta, dove i prezzi sono livellati verso l’alto dalla mancanza di concorrenza. Qui non è mai possibile fare una spesa a un costo inferiore alla media delle famiglie italiane.

Per quanto riguarda le altre città della regione, Trieste ha una spesa media annuale di 6.100 euro mentre Udine di 6.090 (Gorizia non è stata presa in considerazione).

«Le indagini di Altroconsumo sono affidabili – afferma il presidente di Ascom Confcommercio, Alberto Marchiori – pertanto non dubito che la situazione descritta sia quella reale. Ma, attenzione, se da un punto di vista questo dato può apparire incoraggiante, dall’altro fa emergere una situazione di deflazione per l’economia locale. E’ lo specchio di un’economia non florida, non sana che ha spinto a ridurre i costi. La provincia di Pordenone – aggiunge – ha il triste primato di essere il territorio con il più alto numero di fallimenti in Italia. E se ora si sta cercando di invertire la rotta, evidentemente questo percorso non è ancora stato stabilmente intrapreso».

L'indagine di Altroconsumo (che si può consultare interamente su www.altroconsumo.it) prende in considerazione 67 città italiane. Sono stati vistati 922 punti vendita, considerate 115 categorie di prodotti, rilevati oltre un milione di prezzi: in questo modo è stata tracciata la mappa della convenienza su un paniere di prodotti alimentari, freschi e confezionati, prodotti d’igiene per la persona e per la casa.

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