A Poffabro in lutto le suore benedettine Addio a suor Maura, la sorella più anziana

Nata a Trieste, aveva 94 anni. Era una grande ricamatrice e amava la vita all’aria aperta: curava l’orto e il giardino 

il lutto

giulia sacchi

Il monastero benedettino di Poffabro piange suor Maura Gioitti, la più anziana della comunità religiosa, deceduta a 94 anni. Una colonna portante e un collante per le sorelle, che riconoscevano in lei un punto di riferimento. Una donna che amava e sapeva farsi amare.

Il suo nome di battesimo, come hanno raccontato le suore del monastero benedettino, che ne hanno dipinto il ritratto, era Enrichetta. Nata a Trieste nel 1925, era entrata nel monastero di Chieri, in provincia di Torino, il 3 luglio 1948. Il 24 maggio 1950 ha indossato l’abito monastico. «A maggio avrebbe festeggiato settant’anni di vita monastica – hanno raccontato le consorelle –. Stavamo organizzando la festa».

Suor Maura aveva numerose passioni, tra le quali il ricamo. «Era ricamatrice come le sorelle della comunità di Chieri: erano riconosciute come “le ricamatrici del Piemonte” – hanno ricordato a Poffabro –. Anche qui da noi ricamava all’uncinetto, preparando bellissimi astucci per il rosario».

Suor Maura amava anche le attività all’aria aperta: curava orto, pollaio e giardino. Quindi la passione per il canto: aveva una voce che incantava. «Aveva una bellissima voce, tanto da fare la solista di coro – hanno aggiunto le sorelle –. Sino a quando ha potuto, ovvero sino al 2014, ha suonato pure l’organo».

Minuta ma forte, ha attraversato momenti difficili nella vita, senza mai abbattersi: la morte della mamma Giulia, per esempio. «Ha sempre goduto di buona salute, anche se nella vita è stata molto provata dalla povertà sia in famiglia (era la dodicesima di sedici figli) sia in collegio a Trieste, dove è vissuta dai 12 ai 23 anni, dopo la morte della mamma, che ha ricordato amato e invocato fino alla morte – hanno rammentato le sorelle –. Anche i primi anni di monastero sono stati duri, a causa delle scarse risorse a disposizione. Nel 2015 l’abbiamo accolta come un dono a Poffabro: si è subito inseriva con grande serenità. Rappresentava un punto importante per la nostra coesione. Molto generosa e sino all’ultimo servizievole, aveva la capacità di farsi amare da quanti la conoscevano e la incontravano».

Suor Maura era molto apprezzata anche dagli ospiti del monastero. «I nostri ospiti e amici chiedevano sempre di salutarla con grande affetto e si raccomandavano di essere ricordati nelle sue preghiere – hanno aggiunto le sorelle –. Lei, comunque, non mancava mai di prendere le mani di ciascuno nelle sue e assicurare le proprie preghiere. Spesso scriveva il nome degli ospiti sul palmo della mano. Ora ci accorgiamo del vuoto che lascia. Come lei ha pregato per tutti noi, sentiamoci oggi uniti in preghiera per lei. La nostra bandiera è a mezz’asta, ma sappiamo che quella del cielo sventola di gioia cantando finalmente l’Alleluia».

Rosario oggi 20 nella cappella del monastero. Le esequie domani alle 15.30 nella chiesa di Poffabro. –



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