A Palmanova 40 appartamenti nel vecchio ospedale civile

PALMANOVA. Dopo anni di abbandono, nell’isolato che ospita il vecchio ospedale civile di Palmanova, si apriranno i cantieri per la riqualificazione dell’area. E il primo intervento che vedrà la luce è un complesso residenziale di una quarantina di appartamenti che la Mcp Friulcostruzioni realizzerà anche grazie a un contributo regionale da 1 milione e 300.000 euro.
La Mcp ha infatti partecipato a un bando regionale per interventi di riqualificazione nei centri storici, che eroga una somma al costruttore, vincola il prezzo di vendita a una convenzione tra Comune e costruttore stesso e mette a disposizione una cifra di 30.000 euro per abbattere ulteriormente il prezzo dell’appartamento al momento della vendita.
L’obiettivo della Regione è quello di riqualificare immobili nei centri storici e di valorizzarli grazie a prezzi “convenzionati”. La Mcp dopo aver partecipato al bando ha quindi presentato al Comune il Pac, vale a dire il piano attuativo comunale, che traduce in dettagli progettuali le possibilità e le indicazioni del piano regolare per quell’insula (variante 61).
L’operazione complessiva prevede che le altre cubature disponibili nell’area (circa i 2 terzi del totale) siano utilizzate a scopi socio-sanitari o, comunque, con destinazione a servizi. In un recente convegno sul futuro dell’area si era presentata l’ipotesi di realizzare qui un moderno centro per l’Alzheimer, con connessi servizi per la terza età, e un centro di assistenza primaria.
E, mentre la proprietà sta lavorando attorno a queste soluzioni, la parte residenziale è già pronta a partire. La quarantina di alloggi sarà costruita nell’area più vicina alla torre del vecchio acquedotto di contrada Donato. Il costruttore si occuperà dell’urbanizzazione dell’area. L’antica strada delle milizie sarà resa pubblica e ceduta al Comune, mentre gli spazi antistanti la caserma Filzi e la torre piezometrica saranno rigenerati. Gli altri immobili fatiscenti dell’insula verranno abbattuti.
Sarà conservato invece l’edificio con gli archi di fine Ottocento situato tra i bastioni e la strada delle milizie. Quell’immobile potrebbe candidarsi a ospitare uno dei quattro centri di assistenza primaria che la Regione ha previsto nel territorio dell’Aas 2. Si tratta di centri dove riunire gli ambulatori dei medici di base, l’infermiere di comunità e altri servizi medico-sanitari.
Il piano attuativo è passato con i voti favorevoli della sola maggioranza e del consigliere del gruppo misto Flavio Zanus. La minoranza infatti ha preferito uscire dall’aula e non partecipare alla votazione. Durante il dibattito ha precisato di non essere contraria a un investimento sull’area, ma ha ribadito il proprio parere negativo alla variante 61 che non rispetta il principio di costruire sul fronte strada e che limita la parte residenziale al solo 30% dell’area.
«Se riuscite a vedere interventi in quest’insula – è stato detto – è solo perché si è partiti proprio dalla parte residenziale (che invece volevate limitare) e solo grazie a un contributo regionale. Di per sé infatti la variante ha reso quell’area non appetibile».
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