A Lonca il percorso turistico diventa discarica a cielo aperto

CODROIPO. Una distesa di calcinacci, pezzi di vetro, involucri di plastica. Metri e metri di terreno ricoperti di rifiuti. C’è una scarpa da uomo, un copertone mezzo interrato, ci sono stracci, tubi,...

CODROIPO. Una distesa di calcinacci, pezzi di vetro, involucri di plastica. Metri e metri di terreno ricoperti di rifiuti. C’è una scarpa da uomo, un copertone mezzo interrato, ci sono stracci, tubi, nailon e decine e decine di cartacce, cocci, resti di contenitori di vario genere.

È una discarica a cielo aperto quella che si trova nei campi tra la frazione codroipese di Lonca e Bertiolo lungo il percorso cicloturistico numero 2 del Medio Friuli, che rientra fra i 13 ideati dalla Provincia di Udine. A segnalarlo alcuni cittadini mentre stavano percorrendo in bicicletta il tracciato. «Abbiamo seguito le mappe verso la zona delle Risorgive con l’intenzione di visitare il biotopo Ribosa tra Lonca e Bertiolo - riferiscono -. Dopo il depuratore di Lonca, verso sud c’è un lungo rettilineo che va verso la zona del biotopo. Ed è qui, dopo neanche un chilometro, che appena prima del pioppeto abbiamo notato delle macchie biancastre sul terreno appena arato». Davanti ai loro occhi - increduli - hanno visto sparsi centinaia di rifiuti, alcuni dei quali, a loro dire, potrebbero anche essere pericolosi. Molti, purtroppo, sono a «diretto contatto con l’acqua di risorgiva che confluisce nel fiume Stella». Hanno voluto mantenere l’anonimato, perché «alcune persone in quel momento presenti - riferiscono - ci hanno fatto capire che era meglio far finta di niente, era meglio non fotografare e andare via».

Quello che doveva essere un percorso immerso nella natura per gli appassionati delle due ruote è diventato così un tracciato fra l’immondizia. Un problema, quello dell’abbandono dei rifiuti, che torna a ripresentarsi con molta frequenza a Codroipo ma anche nei vicini Comuni del Medio Friuli. Diversi, negli ultimi tempi, sono stati i casi di immonidizie, calcinacci e rifiuti ingombranti lasciati nei fossati, sul ciglio della strada e perfino davanti al cimitero. La polizia locale monitora costantemente il territorio ed è impegnata almeno tre volte la settimana nei servizi di sorveglianza. (v.z.)

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